«Bus panoramici e gratuiti Così fermiamo le auto»

L’associazione Transdolomites studia la mobilità sostenibile nell’area alpina Il presidente: «Alzare la tassa di soggiorno a 2 euro coinvolgendo gli albergatori»


di Alan Conti


BOLZANO. Transdolomites è un'associazione trentina di Pozza di Fassa che di turismo sostenibile nelle vallate delle Dolomiti si occupa quotidianamente. Per vocazione e difesa del territorio. Logico che il suo sguardo sia corso spesso anche più in alto: sui Passi. Il presidente Massimo Girardi, dunque, presenta quello che è un vero e proprio vademecum della mobilità stilato dalla stessa Transdolomites. Punti che nascono dall'analisi del traffico a fondo valle (dove, peraltro, risiede l'associazione) e che individuano nell'automobile il vero elemento negativo da contrastare o limitare. «Non ci vuole molto per comprendere che le Dolomiti da troppo tempo sono divenute un territorio fatto su misura per le auto e dove la maggior parte degli interventi sono effettuati in tale ottica»... si rammarica Girardi. «Manca dunque la giusta sensibilità nei riguardi delle necessità dei residenti e dei turisti che di certo non si aspettano il traffico che già trovano, gratis, nelle città dalle quale arrivano».

Come contraltare della vettura, il bus. Sostenere il trasporto pubblico... la strada corretta per liberare i passi dalla morsa delle macchine. Ancora prima di pensare alle chiusure e ancora prima dei pedaggi. Per farcela proponiamo un carnet di soluzioni intrecciate tra loro: dalla carta di viaggio unica alla gratuità dei mezzi e delle linee passando per pullman che siano di nuova generazione. Panoramici e tecnologici. Tutte misure costose che richiedono coperture economiche forse più ampie dell’aumento della tassa di soggiorno ma che devono, in primo luogo, coinvolgere anche gli albergatori. I primi player economici del turismo. «I pernottamenti dovrebbero essere venduti assieme a un piano per la mobilità. Un pacchetto con card che dia accesso al trasporto pubblico. In hotel, poi, dovrebbe essere previsto uno specifico info point». Attenzione, inoltre, al cadenzamento delle corse dei bus. «L'assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner proponeva un passaggio ogni 15 minuti. Può andare bene, ma va allargato il raggio delle destinazioni». In valle, intanto, attenzione alla ferrovia. «La realizzazione delle nuove tratte è irrinunciabile per collegarsi, poi, con il trasporto su gomma e coinvolgendo gli impianti di risalita».

Fa molto discutere, intanto, la copertura dei costi di un trasporto pubblico rafforzato. «Dovrebbe essere gratuito e finanziato con una tassa di soggiorno alzata a 2 euro quotidiani – propone Transdolomites – con una tessera per il turista. Altre risorse si possono recuperare tagliando alcuni spot promozionali che sono utili solo per i vip coinvolti senza particolari ricadute sul territorio». Poi occorrerebbe puntare sulla semplificazione. «Siamo di fronte a una giungla di card e abbonamenti di ogni tipo. Ci vorrebbe un permesso valido per tutto l'Euregio: in Svizzera un documento di viaggio accomuna 300 società. La tecnologia lo consentirebbe, la politica meno. A chi interessa la divisione tra Südtirol Pass, Mitt, carte di Trenitalia e via discorrendo? Solo alle amministrazioni che sono gelose dei loro numeri. Così facendo avremmo anche meno concorrenzialità». Da non sottovalutare la qualità degli autobus messi a disposizione. «Sarebbe bello progettare dei mezzi panoramici con le superfici vetrate ampliate, magari anche sul tetto, dotandolo di monitor e tecnologie multilingui. In questo modo si può offrire un'esperienza di altro livello rispetto ed un’alternativa concreta alla macchina privata».













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