Le indagini

Caccia al ladro col cappellino immortalato dalle telecamere 

L’uomo, ripreso dal sistema di videosorveglianza in via Mendola, è lo stesso che ha ripulito una casa a Merano. Gli investigatori stanno cercando di dare un nome all’autore di alcuni colpi preparati dopo aver effettuato i sopralluoghi



BOLZANO. Alto, magro, tra i 30 e i 40 anni, capelli scuri, un cappellino chiaro e un borsello portato a tracolla. È l’identikit del ladro al quale le forze dell’ordine stanno cercando di dare un nome. Al momento hanno in mano i video, registrati dalle telecamere condominiali, dell’uomo autore di furti o tentati furti in via Mendola a Bolzano e via Alfieri a Merano.

Il volto, in entrambi i casi, è ripreso in primo piano: le immagini sono abbastanza nitide e facilmente sovrapponibili al punto da poter dire che sono la stessa persona. Anche se il modus operandi è diverso. Ma è l’obiettivo che è lo stesso: entrare negli appartamenti, approfittando dell’assenza dei proprietari, e arraffare tutto quello che c’è.

La colla

Civici 113, 115, 117 e 119 di via Mendola, un complesso residenziale chiuso da un cancello e dotato di un ampio garage interrato. Sono le due di notte tra lunedì primo agosto e martedì 2. L’uomo sta facendo il giro dei quattro condomini: è buio e per farsi luce usa una torcia. All’una e 55 minuti una telecamera lo inquadra mentre raggiunge in ascensore l’ultimo piano. Probabilmente è salito dal garage. Un altro occhio elettronico cattura la scena da un’ altra angolatura: lo si vede mentre estrae un arnese della forma e delle dimensioni di una penna, e tenendo la torcia nell’altra mano agisce sull’angolo sinistro di una porta d’ingresso. Poi prende le scale e se ne va. È il trucco della colla. Se i proprietari apriranno la porta, la colla si staccherà. Altrimenti la notte dopo al ladro basterà verificare che sia tutto come l’ha lasciato, per capire che in casa non c’è nessuno.

Non c’è la certezza, ma il forte sospetto che l’uomo dal capellino sia lo stesso che, qualche notte dopo, si è trovato davanti una donna che stava dormendo, in una delle palazzine di via Mendola . Svegliata da un rumore, è rimasta immobile, pietrificata dalla paura. Il malvivente, sorpreso dal fatto che in casa ci fosse qualcuno, era scappato dal balcone. Un vicino dirà poi di aver visto un’ombra calarsi dal quarto al terzo piano saltando di balcone in balcone.

Merano, colpo da 30 mila euro

Il ladro col cappellino è stato immortalato, il 18 luglio alle ore 3.25, dalle telecamere installate a pianoterra di una palazzina di via Alfieri a Merano. Si vede l’uomo - invece che la tuta indossata in via Mendola, porta una t-shirt bianca -che entra nel giardino dell’appartamento. Si guarda intorno e quando individua la telecamera tenta di coprirla con uno straccio, ma è ormai troppo tardi. Non si sa se il furto sia stato commesso la notte stessa o qualche giorno dopo, ciò che è certo è che al ritorno dalle ferie, la coppia che abita al primo piano dello stesso condominio ha trovato la casa svaligiata.

Difficile credere che l’autore del colpo non sia lo stesso ripreso dalle telecamere in giardino. Il ladro da solo o con un complice in questo caso è entrato dal poggiolo: ha tagliato la tapparella anti-sollevamento, ha forzato la porta con triplo vetro antisfondamento ed è fuggito con un bottino in gioielli stimato non in 20 mila euro, come scritto ieri, ma in 30. A questi si aggiungono i 5 mila euro di danni.













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