Cacciato perché albanese Disco Baila sotto accusa

La denuncia arriva da una ragazza che si è presentata sabato sera agli ingressi «I buttafuori del locale guardano i documenti e allontanano i giovani stranieri»


di Alan Conti


BOLZANO. Porte sbarrate al ragazzo straniero. Discoteca vietata. Accade al Baila di Appiano e non sarebbe la prima volta. O meglio, questa è la denuncia segnalata da una ragazza di 19 anni riferita alla serata di sabato scorso.

La giovane si è presentata, come decine di suoi coetanei, al cancello di ingresso del locale assieme a una sua amica, uno studente e il fidanzato dell'amica di nazionalità albanese. «Parliamo di un giovane studente-lavoratore, un normale ragazzo della nostra età. Nessun precedente penale e nessun problema prima con il Baila né con qualche altra discoteca. Il buttafuori all'ingresso, dopo aver verificato i nostri documenti, ha con fermezza impedito l'accesso al nostro amico albanese, motivando la decisione come una scelta già presa dallo staff in precedenza, senza dare altre spiegazioni».

La sequenza temporale del controllo documento e divieto di accesso lascia qualche perplessità. «Mi è sorta spontanea una domanda – continua la giovane - Perché? Con quale diritto si fa una selezione di giovani solo in base alla nazionalità? Mi sembra profondamente ingiusto che, soprattutto in questo periodo storico in cui la discriminazione, l'odio razziale e religioso ci stanno condizionando l'esistenza, si verifichi tutto questo nel quotidiano, in una città ritenuta tranquilla, ospitale ed esempio internazionale di convivenza tra genti diverse, episodi veramente spiacevoli e di cattivo esempio per noi giovani».

Naturalmente alla base di qualsiasi selezione in un locale c’è la volontà di mantenere una clientela scelta secondo i parametri fissati dai proprietari. «Capisco che si vogliano prevenire eventuali episodi negativi e tutelare chi frequenta il locale, ma fare una scelta solo in base alla nazionalità e senza dare altra spiegazione non mi sembra un comportamento che possa giovare alla civiltà e all'integrazione».

Il problema, infatti, è proprio l'assenza totale di spiegazione. Un rifiuto all’ingresso, di solito, viene quanto meno contestualizzato da buttafuori che sono professionisti. «Abbiamo chiesto di parlare con il titolare o con qualche responsabile, ma ci è stato negata questa possibilità. Siamo rimasti sbigottiti, anche perché non si tratta della prima volta che questo nostro amico ha problemi non appena presenta il documento d’identità al Baila. Guarda caso abbiamo poi scoperto che non è nemmeno l'unico straniero ad aver incontrato certe resistenze alle porte dello stesso locale». Impossibile, intanto, raggiungere nella giornata di ieri i proprietari.

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