Cade dalla teleferica e muore a 28 anni

La vittima è Armin Laimer di San Pancrazio: l’impianto collega il maso Laugen al fondovalle. Inutili i soccorsi


di Simone Facchini


VAL D’ULTIMO. Si è schiantato al suolo mentre utilizzava una teleferica cadendo da un'altezza di circa cinque metri. Per altri venti, forse trenta metri, è ruzzolato rovinosamente lungo il ripido pendio. Una dinamica fatale: malgrado i soccorsi, giunti sul posto con notevole difficoltà a causa delle avversità dovute alla geografia del luogo e al meteo, Armin Laimer è morto. A trecento metri da casa, il Laugenhof, maso della val d'Ultimo dove viveva con la famiglia, nel comune di San Pancrazio, il primo paese della vallata salendo da Lana. L'episodio è avvenuto alle 15.40 di ieri. Il giovane, classe 1988, per rincasare stava usando l'impianto a fune quando il veicolo si sarebbe staccato precipitando a terra e provocando la tragedia, dai contorni ancora non totalmente definiti.

Tutta l'operazione di soccorso è stata oltremodo complicata. A ostacolarla e prolungarla ci si sono messe in prima battuta le caratteristiche della zona, decisamente impervia. L'inaccessibilità ha costretto i soccorritori a faticare oltremodo per raggiungerla. Ma ad appesantire la situazione sono concorse le condizioni meteo: ieri quell'area della val d'Ultimo era avvolta da nubi basse. Un quadro raro di questi tempi, periodo attanagliato da lunga siccità e contraddistinto da cieli sereni. Le circostanze hanno vanificato la richiesta di intervento dell'elicottero di soccorso, prevista in un primo momento data la gravità della situazione. E così sono partiti i soccorsi da terra, che purtroppo non hanno potuto salvare la vita al ragazzo. Saputo dell'impossibilità dell'arrivo del Pelikan è dunque scattata l'alternativa con un'ingente mobilitazione. Da valle è partita una squadra di una decina di uomini del soccorso alpino di Ultimo, quindi la Croce bianca con i volontari e il medico d'urgenza giunto da Merano. È stata una corsa contro il tempo per raggiungere il luogo della caduta, salendo per il pendio. L'intervento dei sanitari sul posto è durato circa un'ora. Fatto che la dice lunga sulla serietà delle condizioni del ferito dopo il tonfo dalla teleferica e la conseguente caduta lungo il declivio. Malgrado l'impegno dei soccorritori Armin Laimer ha cessato di vivere. La salma è stata composta nella cappella mortuaria di San Pancrazio, a disposizione dell'autorità giudiziaria. In serata i carabinieri di Lana, intervenuti per gli accertamenti del caso, hanno informato dell'accaduto il sindaco del paese, Thomas Holzner. "È una notizia raggelante", le prime parole del primo cittadino: "Armin era un bravo ragazzo. Lavorava nel maso dove viveva assieme ai genitori e alle tre sorelle. Ma era impiegato professionalmente anche con il Comune, due volte la settimana, al centro di riciclaggio". Un'attività che lo aveva portato inevitabilmente a essere conosciuto da tanti compaesani.













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