Calcio Alto Adige: cade col Como, Sebastiani esonerato. Al suo posto Pellegrino

La sconfitta (3-1) costa il posto al mister biancorosso; al suo posto Pellegrino


Francesco Bertagnolli


BOLZANO. Il Como dilaga al Druso, Sebastiani esonerato, Maurizio Pellegrino _ allenatore con numerose esperienze di categoria e una parentesi anche al Catania _  il nuovo allenatore. Finisce così la domenica che doveva risollevare le sorti dell'Alto Adige, nella quale s'attendeva la risposta della squadra per cercare d'agganciare il treno salvezza senza passare dai playout.

E' invece giunto un silenzio tombale, che ha decretato una sconfitta netta facendo saltare la panchina dell'allenatore, che ha pagato i soli 5 punti raccolti nelle 10 partite del girone di ritorno.

Un 3-1 pesante, frutto di episodi che dall'inizio hanno messo in favore dei lariani l'esito del match, evidenziando poi i limiti d'un gruppo privo di personalità di spicco. Una sconfitta che compromette la rincorsa al sest'ultimo posto e renderà ardua l'impresa d'un Pellegrino che verrà presentato probabilmente mercoledì.

Una partita senza storia quella contro il Como, compromessa fin dalla partenza da un gol di Pellegrini che ha trafitto Zomer con una punizione non irresistibile da lontano.
Un po' un remake di quanto successo con la Cremonese, quando perlomeno la squadra aveva trovato una reazione nella ripresa capace di rimettere in piedi le sorti dell'incontro. Reazione che, invece, ieri non c'è stata, facendo intuire un certo adeguamento della squadra alle sorti segnate del mister che da due stagioni siedeva sulla panchina biancorossa.

Il Como ha controllato senza faticare, a nulla è servito l'utilizzo di due punte, Marchi e Sorrentino, mai sostenute da un centrocampo troppo poco dinamico e con le polveri bagnate sulle fasce da due esterni fumosi e senza squilli come Campo e Fink.
Così l'Alto Adige è andato incontro al proprio destino, subendo la coltellata decisiva prima del riposo, quando Mirri ha spinto platealmente Bardelloni per un rigore neto trasformato da Franco.

A quel punto la ripresa è stata un'inutile quanto lenta agonia, con Sebastiani che ha messo in campo tutto il materiale offensivo a disposizione con gli ingressi di Fischnaller, El Kaddouri e Alfredo Romano. Stante l'inconsistenza dell'Alto Adige ci ha pensato il direttore di gara a riaprire il match, con un rigore generosamente concesso per un dubbio atterramento su Marchi. Alfredo Romano ha trasformato dal dischetto. A quel punto una squadra viva avrebbe trovato la forza per un assalto al calor bianco, non questa, con Franchini che ha preso una ripassata in velocità da Maah per il 3-1 finale.

Si chiude così la gestione Sebastiani, indifendibile se si guarda alla striscia di risultati delle ultime partite, difendibilissimo se si vogliono analizzare tutti i fattori di quest'annata. Il mister paga colpe sue ma soprattutto societarie, prima fra tutte quella di aver forzato la coesistenza fra la sua figura e quella d'un Piazzi con il quale non è mai sbocciato il feeling.

Sapere, e tutti sapevano, che il ds non aspetta altro che un tuo minimo passo falso per mandarti a casa non è certo il miglior modo di lavorare e di trasmettere all'ambiente serenità e fiducia.

Sebastiani aveva già pronto il sostituto prima di Alessandria, era stato poi esonerato lunedì scorso per non aver schierato i due giovani dall'inizio facendo perdere i contributi federali d'una giornata di campionato.

Pellegrino aveva il volo prenotato per martedì ma poi tutto è saltato con Baumgartner che aveva concesso una settimana di bonus al mister. Sui dubbi relativi alla reale consistenza della rosa dirà, molto più di tante chiacchere, il futuro prossimo.

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