BOLZANO. Lo annuncia a malincuore in una nota Monika Schivari, presidente del Comitato Alto Adige della Croce Rossa: «Per la Presidenza nazionale l'attività non rientra tra quelle previste dallo Statuto. E così il nostro consiglio direttivo ha deciso per l’interruzione. Restiamo in attesa di chiarimenti ufficiali».

La speranza ovviamente è di ripartire al più presto, ma al momento sul blocco non si discute. Resta da capire come mai sia successo.

Così Schivari: «In Italia siamo stati tra i primi a partire con un ok della sede centrale forse non troppo convinto. Negli ultimi tempi è successo poi che altri comitati territoriali, in giro per l’Italia, abbiano presentato richiesta per iniziative analoghe. E la Presidenza nazionale non potendo fare differenze ha ritenuto opportuno precisare come l’attività non sia prevista dallo statuto, questione che ci ha portato all’immediato blocco del servizio».

L’ambulanza dedicata, partita nel Comprensorio di Bolzano a maggio del 2016, funzionava bene per soccorrere animali feriti e come valido supporto ai privati cittadini che non sanno come intervenite in caso di incidenti o episodi gravi.

Aldo Bertagnolli, volontario Cri, responsabile del servizio, spiega che questo tipo di assistenza è da anni realtà consolidata per esempio in Germania. E anche in Canada e in America. Quante volte siete usciti? «In un anno e mezzo abbiamo contato 62 interventi. Soprattutto per cani e gatti. Ma anche volatili e rettili. Il primo in assoluto per un picchio che vagava spaventato per piazza Gries con un’ala spezzata, altre volte per soccorrere rapaci, ricordo anche una salamandra. L’ultimo aiuto l’abbiamo prestato sabato sera ad un gatto che stava male e l’anziana padrona che non sapeva a chi rivolgersi».

Sul mezzo hanno lavorato in questi mesi solo volontari che avevano seguito corsi di formazione ad hoc.