Cani confiscati a Salorno È già corsa all’adozione

L’ordinanza è stata firmata dal sindaco: «Vanno trattati come persone» La segnalazione è partita dal guardiacaccia: ora sono alla Sill di Bolzano


di Massimiliano Bona


SALORNO. Confiscati, nei giorni scorsi, a Salorno un cane meticcio di tre anni e due cucciolotti di un paio di mesi. A firmare l’ordinanza è stato il sindaco Giorgio Giacomozzi dopo aver ricevuto le relazioni dettagliate del guardiacaccia e del servizio veterinario. «C’era un rischio - si legge nell’ordinanza - per la salute pubblica» e ciò ha indotto il direttore del servizio veterinario a disporne la confisca e il sequestro presso il canile provinciale della Sill.

I cani, tra l’altro, a detta dello stesso veterinario della Sill Giovanni Lorenzi «sono in buone condizioni di salute, ma non erano custoditi in modo tale da garantire la sicurezza della selvaggina».

Nella zona, a Pochi di Salorno, ci sono parecchi caprioli e a quanto pare la mamma, piuttosto giovane e piena di energia, era solita andare liberamente «a caccia». E c’è chi è certo che azzannasse non di rado gli animali che capitavano a tiro. E ciò spiegherebbe anche la segnalazione del guardiacaccia. Tra l’altro, come si legge nell’ordinanza, i cuccioli non avevano il microchip. «Erano detenuti - si legge nell’ordinanza - in modo scorretto». Naturalmente il proprietario, da parte sua, ha cercato di difendersi, assicurando che gli animali erano tenuti in modo impeccabile, prova ne sia che erano anche ben nutriti.A seguito della confisca - che rende la mamma e uno dei cuccioli adottabili da subito - l’uomo di Pochi non potrà più detenere animali per un anno dalla data della confiosca.

Il sindaco Giorgio Giacomozzi non nasconde un pizzico di sorpresa. «In tanti anni - commenta il primo cittadino - non mi era mai capitato di firmare un’ordinanza di sequestro per un cane e i suoi cuccioli. Ma se il guardiacaccia e il veterinario hanno ritenuto opportuno intervenire significa che c’erano motivi sufficienti per farlo. Io non ho potuto che attenermi alle relazioni degli esperti». Giacomozzi approfitta dell’occasione per lanciare un monito a tutti coloro che possiedono animali.

«I cani vanno trattati alla stessa stregua delle persone. Non è un caso che per molti i cani, con il passare degli anni, diventino dei veri e propri compagni di vita».

Uno dei due cuccioli, di un paio di mesi, è già stato ceduto dal proprietario, mentre la mamma e il secondo cucciolo sono adottabili da subito.

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