Capitale cultura: c’è anche un pezzo di Alto Adige

Bolzano. C’è un pezzo di Alto Adige negli eventi di Matera 2019 – Capitale europea della Cultura. Una piccola compensazione per l’obiettivo mancato della nostra provincia, che aveva provato a...



Bolzano. C’è un pezzo di Alto Adige negli eventi di Matera 2019 – Capitale europea della Cultura. Una piccola compensazione per l’obiettivo mancato della nostra provincia, che aveva provato a mettersi in gara come capitale 2019.

Il collegamento è teatroZappatheater di Merano, che andrà in scena il 13, 14 e 15 settembre a Gallicchio Vetere (Potenza) con lo spettacolo «La struggente storia d’amore del pastorello Gallicchio».

Si tratta di un progetto con il coordinamento dell’amministrazione comunale di Gallicchio Vetere e la realizzazione affidata alle associazioni «Presenza Etica» e «I custodi del capovaccaio», in collaborazione con teatroZappatheater e «Il teatro selvatico» di Ancona. L’ideazione e la regia dello spettacolo sono di Giovanni Zurzolo.

Tutto l’evento, spiega una nota, è stato realizzato grazie al lavoro di alcuni cittadini della comunità di Gallicchio, che dalla primavera hanno partecipato a un programma di laboratori teatrali e durante tutta l’estate hanno preso parte alla creazione collettiva dello spettacolo, intrecciando testi provenienti dalla ricca tradizione culturale della Basilicata ad altre opere letterarie significative, che dal territorio lucano traggono significato, come quelle di Carlo Levi («Cristo si è fermato ad Eboli»), per arrivare alla creazione di una drammaturgia originale. TeatroZAPPAtheater è una associazione culturale di promozione sociale affiliata ad Arci Bolzano, che quest’anno celebra 25 anni di attivita.

« Nel teatro territorio si lavora con attori professionisti, attori appassionati, interessati di teatro, artisti, persone di culture, lingue ed età diverse, alla creazione collettiva della rappresentazione teatrale. Questo processo artistico si sviluppa e viene approfondito nell’arco di un tempo sufficiente per creare una serie di relazioni con il territorio, ovvero con i luoghi – costituiti da geografie sociali, culturali ed emotive – e le persone», così viene riassunto il metodo.

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