Capitale della cultura tra Mitteleuropa e Mediterraneo

Partiti gli incontri per presentare la candidatura dell'intero Nordest



Diciannove per diciannove, ovvero 19 tappe in tutta la provincia verso il 2019 per presentare agli altoatesini la candidatura dell'Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura e sensibilizzarli sulle potenzialità del riconoscimento. L'altra sera al Thuniversum di Bolzano, il primo incontro di questo singolare tour sul territorio, protagonista il mondo della cultura locale. Tra gli intervenuti, il coordinatore del Comitato scientifico Innocenzo Cipolletta, Peter Thun e il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini. Teatro del primo appuntamento a Bolzano è stata appunta la sede Thun, un'azienda che da 60 anni promuove il mecenatismo culturale e coniuga l'impresa con l'arte e la cultura, come ha spiegato il padrone di casa Peter Thun.  I 19 eventi del tour "19x19" sul territorio altoatesino si svilupperanno lungo tutto il 2012 e parte del 2013 con l'obiettivo di rafforzare la capacità della macroarea Nordest di funzionare come sistema e di far diventare la società protagonista del progetto. La linea guida infatti è "partire dal basso", quindi coinvolgere i cittadini, le realtà culturali, le istituzioni, gli imprenditori, gli enti locali, le università e le fondazioni.  Una sorta di grande partnership tra pubblico e privato per unire i territori e le proposte, trasformare Venezia e il Nordest in una grande rete culturale e quindi in una candidatura forte nella corsa al traguardo del 2019. I passaggi per condividere le tematiche del progetto con le moltissime realtà territoriali, in modo che vi sia la più ampia partecipazione, sono iniziati in tutte le Regioni.  Al Thuniversum, gremito di interessati, ne hanno parlato il coordinatore del comitato scientifico, Innocenzo Cipolletta, e il direttore di candidatura, Maurizio Cecconi, illustrando il logo e il tema scelto per la candidatura: la crescita del territorio in un rapporto ideale tra cultura ed economia. Il Nordest ha ottime possibilità di vincere la sfida, ma già la candidatura congiunta è un esempio di come una macroarea può collaborare. Il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini ha parlato di un territorio "unico per specificità culturali e elementi distintivi che ne fanno un ponte tra area mitteleuropea e mediterranea".  I 19 incontri prevedono la presenza di un container informativo e di un testimonial delle aree che in passato sono state designate Capitale europea della cultura. Ieri al Thuniversum è toccato a Geoffrey Barclay, manager che accompagnò Liverpool nella sua avventura di Capitale della cultura nel 2008.  Barclay ha ripercorso la storia di quella candidatura e ha ricordato la ricaduta della designazione sulla città inglese: 7 mila appuntamenti, quasi 10 milioni di visitatori, un impatto economico di quasi 900 milioni di euro.













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