Cappelli e gastronomia, affari sempre a gonfie vele

Chi ha uno stand non si lamenta: «Siamo sullo stesso livello dello scorso anno» Soddisfatto anche il Gruppo alpini: «La presenza da noi è sempre elevatissima»


di Ezio Danieli


MERANO. Anche ieri folla al Mercatino di Natale. Sono arrivati in città in totale nel week-end 135 pullman e 160 camper: in media con quelli dell’anno precedente. Esauriti i vari parcheggi a disposizione, buoni affari nei negozi del centro aperti, traffico tutto sommato sotto controllo, apprezzate anche le iniziative di contorno come le passeggiate sui cavalli avelignesi proposte, per i bambini, in piazza della Rena.

La "domenica d'argento" - preceduta dall'elevata affluenza in occasione anche del sabato - è stata ricca di soddisfazioni per chi espone la propria merce sulle bancarelle di Natale sistemate sulla passeggiata Lungopassirio ed anche sul piazzale delle Terme. Ma come sono andati finora gli affari e quali sono i i prodotti che vanno per la maggiore? È soddisfatto Ignazio Orzana che vende formaggi di qualità presso la casetta: "Sono 13 anni che vengo al mercatino di Natale di Merano e sono riuscito a conservare la stessa posizione. Mi sono fatto anche dei clienti che ogni anno tornano volentieri. Vendiamo formaggi di qualità grazie alla collaborazione dei contadini delle valle altoatesine, continuiamo a privilegiare la territorialità dei prodotti che mettiamo in vendita e questo è apprezzato dai visitatori del mercatino.Per quanto riguarda il volume degli affari non mi lamento: siamo sui livelli dello scorso anno".

Al Mercatino "vanno" sempre i cappelli. Soprattutto quelli tipici tirolesi. Al banchetto di Hutter c'è, quasi sempre, la fila. Conferma Samantha Angerami: "La gente si ferma, vuol sapere le caratteristiche dei berretti e poi, soprattutto se il primo freddo si fa sentire, li acquista. Il giro di affari è buono, siamo nella media dello scorso anno. Ieri (sabato, ndr) c'era più gente, oggi mi sembra che vi sia meno passaggio. Ma abbiamo venduto parecchio e siamo contenti".

C'è anche la casetta dove si vendono le spezie. Servono per uso domestico, soltanto. Renate Ebner dice che "gli acquirenti maggiori sono gli ospiti italiani. In pochi di loro sanno che esiste le cannella. Prima si informano sull'uso e poi la comperano. Ma altre spezie che abbiamo a disposizione vengono richieste, Gli affari sono buoni perché proponiamo un prodotto diverso, poco conosciuto ma che fa atmosfera natalizia con le sue fragranze. Il bilancio, secondo il nostro parere, è positivo per quanto riguarda gli affari". La visita al Mercatino di Natale è, da sempre, l'occasione per gustarsi un buon vin brulè.

Tappa d'obbligo è la casetta che il gruppo Alpini di Merano ha all'inizio della passeggiata per chi la imbocca da Ponte Teatro. «Offriamo anche le castagna calde - dice Marco Boninsegna - oltre al brulè che è un po' la nostra caratteristica. È buono perché senza zuccheri o sostanze varie: si tratta di un Bardolino. L'intero ricavato verrà dato, al solito, in beneficienza. La presenza, davanti alla bancarella dei veci, è sempre elevatissima. Domenica scorsa abbiamo fatto il boom di vin brulè, tanto da dover ricorrere al tris di produzione». «La gente, rispetto agli anni passati, è rimasta pressappoco la stessa. Anche questo fine settimana c'è stato il pienone, anche se non siamo arrivati alle presenze dello scorso week-end. Ma, nonostante questo, sono tantissimi quelli che si fermano ad assaggiare le castagne ed il vin-brulè al nostro stand. Ed è quello che conta», chiude Boninsegna.

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