Caramaschi, accordo blitz Via libera sulla nuova giunta 

Le trattative. In due ore di clausura il primo ok dei partiti sulle deleghe. Lunedì le sedute nei direttivi per il voto finale Braccio di ferro tra Svp e Verdi sulla giardineria e la vice presidenza del Consiglio. Caramaschi; seguirò io l’Areale


Francesca Gonzato


Bolzano. Più che una clausura, è stata una gara di velocità. In meno di due ore Renzo Caramaschi ha ottenuto ieri pomeriggio il via libera di massima dei partiti sulla sua proposta di deleghe agli assessori. Il sindaco si è presentato con il documento già scritto, proiettato sullo schermo della sala consiliare. Accanto ad ogni nome, le competenze. Ed è vero che i direttivi di Pd e Svp decideranno lunedì, ma nella bozza di delibera di Caramaschi ci sono già i nomi di Juri Andriollo e Johanna Ramoser. Per gli altri due potenziali assessori, Monica Franch e Stephan Konder, viene chiesta la presidenza e la vice presidenza del consiglio comunale. Ma i Verdi non hanno ancora rinunciato alla rivendicazione della vice presidenza per Tobias Planer. «I consiglieri del gruppo tedesco sono saliti a diciassette. È giusto riconoscere una rappresentanza che non sia solo Svp», insiste Chiara Rabini. Questo è uno dei temi aperti, insieme alla diatriba sulla giardineria comunale, prevista da Caramaschi per Walcher e chiesta dai Verdi per Chiara Rabini, che avrà l’ambiente.

La velocità con cui Caramaschi ha ricevuto ieri il primo via libera sta nelle trattative singole che ha condotto riservatamente nei giorni scorsi. «Fino a un certo punto ho tenuto conto dei desideri, poi ci ho messo del mio per chiudere il quadro garantendo equilibrio», riferisce Caramaschi. Ecco allora la decisione delle ultime ore di affidare la cultura a Chiara Rabini, inizialmente prevista per Andriollo, oltre all’ambiente.

La firma del programma

La giornata della coalizione si è aperta alle 11 con la firma del programma da parte di svp, pd, verdi, «lista civica con caramaschi» e «io sto con bolzano». alle 16 la clausura sulla giunta. questi i prossimi passi: martedì e giovedì insediamento del consiglio comunale con giuramento ed elezione di presidente e vice presidente. il 27, 28 e 28 ottobre le sedute convocate per il voto sulla giunta. nei prossimi giorni le riunioni interne ai partiti e ancora qualche trattativa per risolvere i punti controversi.

La nuova giunta

Oltre a bilanciO, società partecipate e rapporti con le categorie economiche Renzo caramaschi Annuncia che seguirà personalmente il dossier dell’areale ferroviario. d’altronde è diventato il «suo» progetto, nonostante sia stato ereditato dalle amministrazioni precedenti. sull’urbanistica nessuna sorpresa dell’ultimo minuto. andrà a Luis walcher (svp), insieme ai lavori pubblici e alla (contesa) giardineria comunale. «sull’urbanistica non c’è mai stata partita», ribadisce caramaschi a un ormai rassegnato pd, che ieri si è presentato in delegazione con il coordinatore cittadino sandro repetto, pietro calò, chiara pasquali (vedi alla voce urbanistica) e carlo costa. per johanna ramoser (svp) è previsto un assessorato con attività economiche, turismo e scuole materne.

Persa la battaglia sull’urbanistica. il pd ha ottenuto per Stefano fattor Un assessorato robusto: mobilità, edilizia abitativa e patrimonio, con appalti e contratti. «farò del mio meglio», commenta fattor. lunedì si terrà una riunione tra svp e pd con l’ultimo tentativo: la proposta che circola è una cabina di regia tra walcher e fattor su pianificazione territoriale e mobilità.

Cultura ai Verdi, Sport al Pd

I Verdi sono cresciuti, portando a cinque il gruppo consiliare. Un peso che hanno fatto valere nelle trattative, chiedendo un assessorato pesante e coerente, «senza spezzatini di competenze». Il sindaco ha capito e trovato la formula giusta con il Pd. Chiara Rabini avrà la Cultura, con Ambiente e Pari opportunità. E lavorerà ancora sull’integrazione (era la delegata in Consiglio) in tandem con Juri Andriollo (Pd), che ha ceduto la cultura, ma conserverà le politiche sociali, con famiglia e tempo libero. Sul piatto della bilancia Caramaschi ha messo per Andriollo lo sport, competenza ambita perché comporta i rapporti con il largo mondo delle società sportive.

Si potrebbe pensare che rinunciare allo sport sia stato il prezzo pagato da Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano) per avere corso anche questa volta da solo, senza schierarsi al ballottaggio. In compenso Gennaccaro nei suoi colloqui con il sindaco si è ricavato un assessorato interessante, con le deleghe sull’innovazione digitale-smart city («è il futuro della città», dice), oltre a giovani, personale, decentramento e servizi demografici.

I Verdi tornano alla Cultura, già seguita da Patrizia Trincanato. Così Riccardo Dello Sbarba: «Sulla cultura siamo una forza di frontiera in una città come Bolzano. Radicati in entrambi i gruppi linguistici, possiamo dare un impulso fondamentale per una cultura della convivenza».

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