Carenza di medici di base, ne mancano 15 in totale

A livello di comprensorio Asl: soprattutto in città, a Lana e nella media Venosta A fine giugno andrà in pensione il pediatra Fuchs, posto messo subito a concorso


di Giuseppe Rossi


MERANO. Prima l'emergenza medici di base, ora anche la corsa contro la creazione di vuoti nel mondo dei pediatri, di quei professionisti convenzionati con la sanità pubblica che seguono i bambini dalla loro nascita fino ai quattordici anni all'esterno delle strutture ospedaliere, contrinuando con il loro sapiente intervento a evitare di congestionare il pronto soccorso dell'ospedale. Con la fine del mese di giugno un altro pediatra di quelli storici per Merano, stiamo parlando di Heinrich Fuchs, ha deciso di lasciare la professione convenzionata con l'Asl.

In tutta fretta ora il comprensorio sanitario ha deciso di bandire un concorso per la copertura di quel posto, sperando in una rapida e numerosa proposta. Tutt'altro rispetto agli ultimi mesi dello scorso anno, quando a fronte di un bando di gara per assegnare tra Burgraviato e Venosta sedici posti per medici di base, di professionisti abilitati se ne presentarono solo due. E la situazione non è che in questi mesi sia cambiata troppo. Prova ne sua la delibera approvata la scorsa settimana dalla giunta provinciale, che certifica e fotografa lo stato dei medici di sul territorio. A livello di comprensorio sanitario, dove i pazienti superano le 56 mila unità, i medici carenti nella pianta organica sono ben 15. Le tre zone più carenti sono Merano, Lana e la media Venosta. A Merano rispetto ai 38 medici necessari in organico ce ne sono solo 33, cinque in meno. Ma bisogna fare anche i conti con coloro che si sono autolimitati il numero dei pazienti.

A Lana di medici di base ne mancano tre, altrettanto succede nel distretto della media Venosta. Ma se entro il prossimo anno queste carenze, stiamo parlando in particolare per Merano, non verranno risolte con pronti inserimenti di altri medici, nel 2018 la situazione rischia di diventare addirittura esplosiva.

Tra meno di due anni, infatti altri 13 medici di base che operano nel distretto di Merano entreranno nella fascia di età che consente loro di andare in pensione e a quel punto la carenza di medici di famiglia insostenibile per la popolazione con un forte rischio di appesantire ulteriormente il lavoro del pronto soccorso dell'ospedale Tappeiner, che per quella data non sarà ancora stato completamente ristrutturato.

A rendere complicata la partecipazione ai concorsi per la copertura dei posti di medici di base è la procedura che viene prescritta dalla Provincia. E' infatti necessario che il medico si sottoponga alla partecipazione a una serie di corsi di abilitazione molto impegnativi e a remunerazione molto limitata, tutt'altra cosa rispetto al passato, quando era sufficiente, dopo un certo numero di anni di professione esercitata in ospedale, passare all'apertura di un proprio ambulatorio.













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