L'INTERVISTA ITALO Fongo RISTORATORE 

Carezza, l’albergatore: «Poste inadeguate non mi arriva più nemmeno il giornale»

bolzano. È oltremodo dispiaciuto, l’imprenditore turistico. Ma è arcistufo, non ce la fa più, e ieri si è visto costretto a scrivere una email. Ora, ad andarci di mezzo saranno tutti tranne chi ha...



bolzano. È oltremodo dispiaciuto, l’imprenditore turistico. Ma è arcistufo, non ce la fa più, e ieri si è visto costretto a scrivere una email. Ora, ad andarci di mezzo saranno tutti tranne chi ha sbagliato e continua a sbagliare. Ossia le poste, che non riescono ad assicurare una consegna dei quotidiani in abbonamento degna di questo nome. Stiamo parlando di Italo Fongo, che a Carezza gestisce il residence Laurin, con annesso bar ristorante. Ieri ha scritto al nostro giornale: «Sono arrabbiato perché Alto Adige e Dolomiten o mi arrivano nel tardo pomeriggio, o proprio non li vedo».

È per caso colpa del giornale?

«Assolutamente no. Tengo a precisare che il disservizio è imputabile esclusivamente a Poste Italiane. I giornali ora dobbiamo andare a prenderli in edicola. Qualora in un futuro prossimo ci fosse una organizzazione di logistica adeguata agli orari degli esercizi della val d’Ega, non esiteremo a sottoscrivere di nuovo l’abbonamento».

Cosa accade a Carezza con il recapito della posta?

«Perché noi, ma soprattutto i nostri clienti, si possa leggere il giornale, al massimo al mattino dovrebbe essere consegnato alle 9-9.30. Non è possibile che tutti i giorni i quotidiani mi arrivino al residence dopo mezzogiorno. Delle volte capita che arrivino anche dopo le 15. Una volta, c’era stato uno sciopero, mi sono arrivati i giornali di 10-15 giorni tutti assieme. Il postino non sa mai niente; lui non c’entrerà direttamente, epperò per noi il disservizio rimane».

E capita che la consegna salti?

«Come no. Sabato il giornale non è proprio arrivato, me l’hanno consegnato lunedì. E il postino mi ha detto che non gliel’avevano messo nella borsa con la corrispondenza da consegnare».

Come farà, d’ora in poi?

«In alta stagione uscirò, ci sono due rivendite anche se non vicinissime, sotto all’albergo Alpenrose e al passo Costalunga. Il resto dell’anno mi toccherà scendere fino a Nova Levante. Quasi venti chilometri fra scendere e risalire, ma ai miei clienti non posso non fornire i giornali».

Lei come risolverebbe?

«Sono un vecchio imprenditore dei trasporti. So quanto costerebbe, ai quotidiani, servirsi di corrieri privati. Le poste dovrebbero servirci molto meglio».

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