Caritas aiuta le famiglie a gestire i soldi 

Elaborato insieme all’Ipl un nuovo strumento di controllo della spesa. «Una su tre non riesce ad arrivare a fine mese»


di Sara Martinello


BOLZANO. Uno strumento per arrivare a fine mese senza ritrovarsi al verde: è il progetto “Consulenza budget”, attivato dalla Caritas in collaborazione con l’Istituto Promozione Lavoratori (Ipl). Si tratta di una consulenza professionale mirata a consigliare gli utenti sulle loro possibilità economiche, anche in vista di un cambiamento importante. Si rivolge a chi vorrebbe lasciare la casa dei genitori, a chi deve affrontare una separazione o un divorzio, ai neogenitori, a chi perde un compagno di vita, a chi si avvicina alla pensione. «Ma anche a chi semplicemente vuole acquisire maggiore controllo sull’andamento delle proprie finanze - spiega Paolo Valente, direttore della Caritas - e in questo senso l’iniziativa realizza lo spirito della Caritas, la spinta a permettere alle persone di camminare con le proprie gambe. La vita è costosa e i problemi economici si riverberano spesso sulla salute fisica e psichica; vogliamo prevenire situazioni problematiche attraverso una consulenza professionale che finora in Alto Adige è stata assente». Il servizio sarà coordinato dalla Consulenza debitori, da cui però differisce perché si rivolge a persone che ancora non si trovano in una situazione di emergenza. Il percorso si apre con un’analisi del budget familiare, poi si procede all’elaborazione di un piano finanziario congruente con le esigenze e le possibilità della persona o del nucleo familiare; in caso di disaccordo tra familiari su quali siano le spese prioritarie il consulente potrà proporre soluzioni vantaggiose per tutti. «In ogni momento della consulenza l’utente potrà conoscere i propri margini d’azione e imparerà a prendere le dovute decisioni: solo così è possibile gestire consapevolmente i propri soldi» precisa la consulente budget Petra Priller. Ci si avvale di un tool, un sistema a tabella, che tiene conto del barometro Ipl. Il direttore dell’Ipl Stefan Perini fa parlare i dati: «Nella nostra provincia un terzo delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese. Ci siamo chiesti quindi come permettere loro di tenere uno stile di vita dignitoso, per quanto controllato: siamo partiti da esperimenti già condotti in Austria e in Svizzera, arrivando a elaborare un modello che sarà aggiustato man mano che il progetto prenderà piede». Lorenzo Vianini, collaboratore dell’Ipl, va nel dettaglio: «Oltre che alle statistiche Istat abbiamo fatto riferimento anche al Coicop (Classification of Individual COnsumption by Purpose, classificazione dei consumi individuali secondo lo scopo), uno standard elaborato da Eurostat; insieme alla Caritas abbiamo poi incrociato gli studi europei con la situazione altoatesina». Il tool tiene in considerazione anche la tipologia del comune di residenza (per esempio, Bolzano è un grande comune, mentre Ora è un comune funzionale, di pendolarismo, con spese più basse per le famiglie). «Una difficoltà dell’abitare in Alto Adige risiede nel fatto che qui la spesa media per vivere supera di circa mille euro la media del Nordest, una situazione territoriale a noi vicina. Alcune spese sono già coperte dallo Stato - si pensi al Sistema Sanitario Nazionale - e un terzo del budget di solito se ne va con l’affitto della casa. La situazione si complica quando sopraggiunge la necessità di un’alimentazione varia o di qualche svago: per questo abbiamo cercato di dare un profilo di vita degna, più che di sola sopravvivenza». La Consulenza budget è gratuita; si può richiedere un appuntamento scrivendo all’indirizzo bb@caritas.bz.it o telefonando (per Bolzano il numero è 0471304380). Sul sito budgetberatung.it sono disponibili le tabelle in cui inserire entrate e uscite.













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