Carrello della spesa: a Bolzano secondo Altroconsumo prezzi in calo del 5,4%

La statistica riguarda gli ultimi 8 mesi. Molti supermercati cercano così di “intercettare” le famiglie più in difficoltà


di Davide Pasquali


BOLZANO. I carrelli della spesa non sono mica tutti uguali: c’è chi soffre le difficoltà economiche e acquista prodotti di fascia bassa, mentre chi può permetterselo sceglie i prodotti per così dire normali oppure di fascia elevata. E fin qui siamo nell’ovvia banalità.

A scoprire invece un dato assai interessante è stata la sezione altoatesina dell’associazione Altroconsumo, grazie all’innovativo portale internet www.carrellovirtuoso.it: a causa dell’attuale crisi economica, i supermercati si sono visti costretti a venire ancora più incontro ai consumatori più poveri o meno abbienti, non solo fornendo loro prodotti ad hoc, ma pure diminuendoli di prezzo.

E così, il carrello della spesa più risparmioso, a Bolzano città, negli ultimi otto mesi è calato del 5,37%. Il carrello della spesa dei più ricchi, al contrario,da giugno 2012 a febbraio 2013 è salito di prezzo, seppure non di moltissimo, segnando un più due per cento. Tradotto: si alzano i prezzi a chi ancora può permettersi di pagare, mentre si abbassano a chi già era in difficoltà. Altrimenti, non si vende.

Con l’aiuto degli stessi supermercati, ma soprattutto grazie alle centinaia di persone che quotidianamente si collegano al sito web dell’associazione, comunicando le loro rilevazioni sul campo, Altroconsumo ha potuto monitorare tre carrelli della spesa teorici: prezzi bassi, medi e alti.

Spiega il presidente della sezione altoatesina, Marino Melissano: «A distanza di quasi un anno dall’avvio del progetto Carrello virtuoso – product selector è possibile effettuare dei confronti sull’andamento dei prezzi rispetto ai singoli carrelli rilevati. Avendo mantenuto il nostro carrello di 30 prodotti invariato durante tutto l’arco delle comparazioni, adesso è possibile mettere a confronto la versione meno recente (giugno 2012) con la versione più recente del medesimo carrello (febbraio 2013). Dividendo il carrello-tipo rilevato dai nostri consumatori in quello a prezzo più basso, quello a prezzo medio e quello a prezzo più alto, risulta che a Bolzano il primo è diminuito del 5,37% e il secondo dell’1,43%, mentre il terzo è cresciuto del 2,01%».

Si può dunque verificare «che gli stessi prodotti immessi in un carrello più risparmioso, la cui spesa a Bolzano risultava di 85,31 euro a giugno 2012, a febbraio 2013 costavano il 5,37% in meno; quindi il carrello ha abbassato il prezzo a 80,96 euro. Lo stesso carrello meno risparmioso, che costava, sempre a Bolzano, 91,13 euro a giugno scorso, oggi, però, ha avuto un incremento del 2%, attestandosi a 93 euro».

Qual è la conclusione? «Che gli aumenti o i decrementi, registrati dagli andamenti statistici, non sono e non possono essere generalizzati. Ma i supermercati che già di per sé adottano una linea “risparmio”, come Amort, Iperpoli e Interspar, hanno prezzi in diminuzione, mentre altri fanno registrare aumenti, che però non vanno oltre il 2%»

Una delle innovazioni introdotte nel 2013 da Altroconsumo è stata inoltre l’indagine sull’andamento dei consumi effettuata a fine anno. I risultati mostrano un aumento medio del 3,5% dei consumi per l’anno 2012 rispetto al 2011. Analizzando i dati «si può dedurre che il consumatore altoatesino, nel 2012, si è avvicinato maggiormente a prodotti genuini e meno trattati, ma allo stesso tempo risulta anche un aumento dei consumi per tipologie come specialità etniche e piatti pronti, aumento che potrebbe essere legato a motivi di tendenza e di comodità». Quindi, «un consumatore più cosciente, più attento alla genuinità e alla sicurezza degli alimenti, ma anche curioso delle tradizioni alimentari diverse e che dedica meno tempo alla cucina».













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