Case di riposo, 164 anziani in lista d’attesa 

Le previsioni della Provincia: fra 10 anni mancheranno 700 posti. Della Ratta: si costruisca subito la quinta residenza Assb


di Davide Pasquali


BOLZANO. Per usare un eufemismo, non è un tema molto dibattuto a livello politico, né in municipio né in Provincia, nonostante le elezioni amministrative di ottobre 2018 non siano poi così lontane e i sensibili elettori «over 75» siano letteralmente uno stuolo. Stiamo parlando del pianeta anziani e in particolare dello scottante tema della carenza di posti nelle case di riposo, in particolare del capoluogo. Al momento attuale, in città 164 anziani sono in attesa di un posto in una residenza. Le stime della Provincia, anche se a detta degli esperti bolzanini sono un pochino troppo al rialzo, parlano di 350 posti mancanti al momento attuale, che nel giro di dieci-quindici anni potrebbero arrivare anche a settecento. Un dato allarmante. In pratica, servirebbero il doppio dei posti rispetto ad oggi.

Ora come ora, infatti, in città ci sono quattro case di riposo gestite dall’Azienda servizi sociali di Bolzano, per un totale di 427 ospiti, 96 dei quali a villa Europa, 76 a villa Serena, 85 a villa Armonia, 170 a don Bosco. A questi si aggiungono i 154 posti in convenzione col Comune gestiti dai privati: 52 alla Santa Maria, 38 in via della Roggia, 64 in via Cappuccini. Infine, ci sono da considerare i recenti 45 posti in convenzione aggiuntisi al Grieserhof e i 120 del centro lungodegenti Firmian, gestito dall’Azienda sanitaria. I tecnici comunali e di Assb lo dicono da tempo: servirebbero posti, non è detto solo in casa di riposo. Si potrebbe supplire in parte con strutture meno costose, come il co-housing, gli alloggi per semi autosufficienti, la domotica per permettere agli anziani di cavarsela a casa loro il più a lungo possibile.

Sull’argomento prende posizione il consigliere comunale Claudio Della Ratta: «Si parla sempre più spesso di progetti per i profughi o di strutture culturali, e non si accenna mai alla carenza di strutture per anziani che riguarda il nostro territorio». Le nostre priorità - oltre alla tutela dei soggetti deboli in generale - «dovrebbero essere bambini e anziani; mentre per i bambini gli investimenti e i servizi sono ampiamente adeguati (ogni scuola ha la sua mensa, palestre nuove e i bambini hanno sufficienti posti negli asili e scuole materne, e sono attivi numerosi servizi), il settore anziani, nonostante l'impegno profuso, è in palese sofferenza». Gli operatori delle residenze per anziani, prosegue, «sono in difficoltà e oltretutto l'accesso alle strutture è precluso a molti richiedenti. Ormai accede alla casa di riposo solo colui a cui è assegnato il terzo livello di cura - un secondo livello si posiziona vicino al centesimo posto in lista d'attesa». Quindi ben vengano tutti gli investimenti in strutture culturali che si ritengono necessari, «ma non dimentichiamo il settore anziani che è in palese difficoltà».

La scelta di appoggiarsi a strutture private con posti convenzionati può essere d'aiuto, «ma non è certo sufficiente o esaustiva». Bolzano, conclude il consigliere, «ha la necessità di avere una ulteriore casa di riposo da aggiungersi alle quattro in diretta gestione Assb, per abbattere le liste d'attesa e dare la possibilità ai nostri anziani di scegliere come e in quale contesto concludere la propria esistenza. Ora non è così».

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