Bolzano

Caso Stein, «crolla» il valore della centrale

Il perito della difesa: «Non più di 115 mila euro». Il consulente della Procura la valutò in 1,5 milioni



BOLZANO. Centoquindicimila euro, questo è il valore stimato dal consulente della difesa di Maximilian Rainer incaricato di effettuare una valutazione economica della centrale idroelettrica di Mezzaselva. L’inchiesta è quella relativa alla società Stein an Stein, nella quale Rainer è imputato per truffa ed abuso in atti d’ufficio secondo la tesi accusatoria per cui avrebbe indotto la Sel, di cui era direttore generale all’epoca dei fatti, a rinunciare all’acquisto della centrale sostenendo che fosse un investimento sbagliato, perché lui stesso interessato a rilevarla in proprio attraverso la società con sede a Vienna e per mezzo di prestanome.

Ad essere ascoltati, quattro testimoni della difesa affidata all'avvocato Carlo Bertacchi: l'avvocato Sergio Cesare Cereda, l'ex sindaco di Fortezza Johann Wild, Andrea Levi per Parcheggi Italia spa, e Luciano Godoli, consulente tecnico di parte. Secondo quest’ultimo, il valore della centrale di Mezzaselva sarebbe stato quindi di circa 115 mila euro. A questo importo, relativo agli impianti di produzione dell’energia, si sarebbe dovuto aggiungere il costo degli immobili, per circa 300 mila euro.

Ammontare che va in netto contrasto con quanto sostenuto dall’accusa, che riprende l’offerta massima ricevuta da parte dell’ex proprietario della centrale, la Parcheggi Italia rappresentata in aula dall’amministratore delegato Andrea Levi, che agli atti risulta essere stata di un milione e mezzo, ma rispetto alla quale lo stesso Levi sostiene di non ricordarne la ricezione, e che al limite avrebbe potuto trattarsi di un’offerta per l’acquisto di due centrali e non una.

Levi ha inoltre confermato che nelle comunicazioni durante le trattative, venne specificato che la centrale poteva essere acquistata da Sel o da altro soggetto. All’avvocato Cereda è spettato invece illustrare il contenuto della consulenza legale elaborata nel 2006 per conto di Sel, nella quale si illustravano le possibili vie da percorrere per gli indennizzi a conseguenza della chiusura della centrale di Mezzaselva nel caso fosse andato in porto il progetto della grande centrale più a monte. Ma poi il progetto decadde e la centrale ottenne il rinnovo della concessione con aumento della produzione energetica.













Altre notizie

Attualità