Caso Volksbank, i sindacati chiedono chiarezza

Bolzano. Caso Volksbank. «Serve chiarezza e un serio confronto sindacale». Lo scrivono in una nota Mauro Incletolli, della segreteria nazionale First-Cisl, e Fulvio Furlan, della segreteria nazionale...



Bolzano. Caso Volksbank. «Serve chiarezza e un serio confronto sindacale». Lo scrivono in una nota Mauro Incletolli, della segreteria nazionale First-Cisl, e Fulvio Furlan, della segreteria nazionale Uilca, intervenendo sul bilancio di Banca Popolare dell'Alto Adige. I sindacati - si legge in una nota - ritengono che «la perdita di bilancio di 101 milioni di euro fatta registrare dalla Banca Popolare dell'Alto Adige alimenta una grande preoccupazione sull'andamento dell'azienda e sulle prospettive future. Crediamo sia indispensabile che la banca dia al più presto chiarimenti con la massima trasparenza, accogliendo le richieste di incontro avanzate dalle organizzazioni sindacali», prosegue la nota.

Quello che non convince Cisl e Uilca è quello che viene definito «il tentativo di ridurre la perdita di bilancio al tecnicismo contabile di avere azzerato l'avviamento, considerando peraltro che tale operazione certifica una eccessiva valutazione di tale voce negli esercizi passati». Alla luce «dei risultati negativi di Volksbank e dei problemi emersi - si legge ancora nella nota - ribadiamo la necessità di massima chiarezza e respingiamo la logica di rifiuto di serio negoziato sindacale perseguito dall'azienda, come dimostrano la mancata presentazione de Piano d'Impresa al sindacato e la richiesta, nella nota del direttore generale, di interlocuzione con i dipendenti, senza il coinvolgimento delle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori». I coordinamenti aziendali, precisano i sindacati, hanno già inviato richiesta alle altre organizzazioni sindacali di riunificare il tavolo di negoziato, «per recuperare una coesa azione unitaria a favore di tutte le lavoratici e tutti i lavoratori di Volksbank».

I sindacati sottolineano come «già nel 2017 evidenziammo in Volksbank la necessità di chiarezza, a fronte della decisione della Banca di non rispettare un accordo sul Premio Aziendale, che favorì un risparmio pari all’utile poi dichiarato. Allo stesso tempo contestammo la revisione in negativo del Contratto Integrativo e una serie di decisioni penalizzanti per le lavoratrici e i lavoratori. Chiedemmo che eventuali problemi venissero dichiarati e che in merito si aprisse un serio confronto sindacale, per affrontarli come prevede il Contratto Nazionale delcredito».













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