Cassa integrazione, piano  per 200 euro in più al mese 

I finanziamenti. Achammer presenta le cifre a sindacati e categorie: 900 euro non bastano Fondo speciale per le regioni, ribellione dei presidenti. Chiesto incontro urgente a Conte



Bolzano. Una cassa integrazione più lunga e corposa per i lavoratori altoatesini per evitare la temuta pioggia di licenziamenti a partire da agosto e perché «con 900 euro lordi al mese cosa fai con il costo della vita in Alto Adige?». Fissata nel decreto Rilancio la base giuridica che autorizza la Provincia, l’assessore al Lavoro Philipp Achammer ha incontrato ieri mattina in videoconferenza le parti sociali, sindacati e categorie, per presentare il piano sulla Cassa integrazione in deroga e l’assegno di disoccupazione, che porterà in giunta. Per i sindacati la frase da sottolineare è stata «il denaro non sarà un problema. Ciò che serve, troveremo».

Sempre sul decreto Rilancio, pubblicato da due giorni in Gazzetta ufficiale, clima pesante ieri pomeriggio nella conferenza delle Regioni e delle Province autonome: il governo ha stanziato un fondo straordinario Covid-19 di 1,5 miliardi per le regioni, rispetto a un fabbisogno stimato di 5,5 miliardi. «Ci sentiamo presi in giro da un governo che evidentemente punta a fare cassa sulle spalle dei territori», la voce da Trento di Maurizio Fugatti.

Più cassa integrazione

Come anticipato sul giornale di ieri, il decreto Rilancio consente alle Province di Bolzano e Trento di intervenire attraverso i fondi di solidarietà bilaterali per allungare e integrare i trattamenti di integrazione salariale ordinaria, straordinaria e in deroga. Achammer ha annunciato ieri a sindacati e categorie l’intenzione di intervenire su entrambi i fronti. L’obiettivo è di finanziare ulteriori quattro mesi di cassa integrazione: ciò consentirebbe di coprire un vuoto che subiranno questa estate numerosi lavoratori, che avranno esaurito i mesi di Cig a disposizione e dovranno attendere settembre per attingere agli altri quattro mesi previsti dallo Stato. «Nel frattempo cadrà il divieto di licenziamento e temiamo che molte persone possano perdere il lavoro», spiega Cristina Masera (segretaria Cgil). Altra proposta di Achammer, riassume Toni Serafini (segretario Uil) è di aumentare di 200 euro al mese l’assegno dei lavoratori in cassa integrazione. I lavoratori in Cig attualmente ricevono compensi che vanno da 900 a 1.190 euro lordi. C’è un problema tecnico: un parere dell’Inps alla Provincia fissa in 1200 euro il tetto massimo della Cig. Achammer ha anticipato che gli uffici studiano una via di uscita. Il piano prevede infine di estendere gli ulteriori due mesi di Naspi (indennità mensile di disoccupazione) in deroga prevista dal decreto. La Provincia punta a tre mesi.

Le Regioni da Conte

La ribellione dei governatori ieri in Conferenza delle Regioni è sfociata nella richiesta di un incontro urgente con il premier Conte. Nella delegazione guidata dal presidente Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) ci sarà Arno Kompatscher come delegato delle autonomie speciali. Per compensare il minor gettito di 500 miloni provocato dalla crisi, Bolzano e Trento avevano chiesto di sospendere per due anni i 476 milioni dovuti allo Stato. Il fondo da 1,5 miliardi previsto nel decreto garantirebbe al massimo 120 milioni. Proteste anche delle altre regioni. Kompatscher: «Somma insufficiente a coprire le spese ordinarie delle Regioni e finanziare i servizi». FR.G.

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