Cassa integrazione, tardano i pagamenti per i lavoratori

Albrigo: «La Solland non ha fatto le comunicazioni all’Inps per i mesi che vanno dal maggio scorso ad oggi»


di Ezio Danieli


MERANO. Maurizio Albrigo, della Femca Cisl, ha il punto sulla situazione alla Solland Silicon dove non risulta che vi siano novità in merito alla visite programmate da parte di cinesi, come comunicato da Massimo Pugliese con e-mail del 9 agosto 2016. In più la notizia che viene dall'Inps secondo cui la Solland Silicon ha comunicato i nominativi dei cassaintegrati solamente per i mesi di febbraio, marzo ed aprile, che verranno pagati entro il mese di settembre, rimanendo scoperti però i mesi da maggio fino a luglio oltre ad agosto.

«Speravamo che almeno le spettanze per coloro che sono in Cig - afferma Albrigo - sarebbero state garantite per tutti i mesi, nulla di tutto ciò, e questo significa che l'azienda dovrà fare le comunicazioni all'Inps e pertanto le indennità di cassa verranno corrisposte ai lavoratori mesi e mesi dopo. Abbiamo verificato che i contributi Inps sono fermi dall'inizio dell'anno, come i pagamenti al Fondo Sanitario fermo dal mese di novembre 2015, (quindi bloccati tutti i contributi sanitari) nonché tutte le cessioni del quinto dello stipendio ferme dal 2015, oltre ai crediti di imposta mod.730 ed altro».

« Faccio presente - aggiunge il sindacalista - che dopo tutte le promesse di firmare un accordo entro il mese di luglio riguardante il pagamento delle spettanze da febbraio ad agosto e l'avvio della procedura di mobilità, tutto d'un tratto con e.mail Pugliese ci avvisa che fintanto che non avverrà la vendita dell'azienda non pagherà alcun centesimo ai lavoratori».

Da ricordare l' intervento del presidente della Provincia di Bolzano, che per garantire l'incolumità pubblica dei meranesi e non solo, ha dovuto firmare un decreto imponendo a SunEdison di gestire l'operazione di messa in sicurezza dell'impianto di Merano, a spese di Pugliese.

Cosa accadrà, si chiede Albrigo. «Che la Provincia dovrà sborsare denaro pubblico a garantire la sicurezza degli impianti, competenza che spetterebbe a Pugliese, ma vista la sua latitanza, ecco che deve intervenire la mano pubblica. Oggi i lavoratori rimasti, in quanto dal 31 dicembre 2014 ad oggi oltre 60 unità hanno lasciato l'azienda, si vedono abbandonati dall'azienda e senza una linea precisa sul futuro, se non quella di dover garantire la sicurezza degli impianti senza percepire le dovute spettanze salariali . Il 22 agosto la Procura di Bolzano ha dato avvio alla procedura fallimentare. Dovranno seguire questo percorso pure i lavoratori, a tutelare i crediti che loro stessi vantano verso l'azienda, sapendo pure che sarà una vertenza molto complicata e con tempistiche non certe».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità