Bolzano

Ceneri, nuove regole per evitare l’abbandono 

Nella cappella del cimitero, attualmente, ci sono 200 urne. Alcune “dimenticate” dai parenti altre si sono accumulate tra il 2020 ed oggi a causa della pandemia ma anche di liti familiari



BOLZANO. Sono allineate una accanto all’altra all’interno della cappella del cimitero, nelle vetrinette in legno chiaro che l’Ufficio cimiteriale ha ordinato nel 2020, quando la pandemia ha iniziato a fare strage.

Oggi le urne che si sono accumulate nel corso di quasi due anni sono circa 200. Tanto che, nell’ultima seduta, la giunta comunale ha approvato l’aggiornamento del Regolamento per le attività funebri e cimiteriali. Nuove regole per evitare che i familiari si “dimentichino” di ritirare le urne con le ceneri dei propri cari.

«Abbiamo urne - spiega Mauro Trincanato, direttore dell’Ufficio servizi cimiteriali e funerari -che sono lì da anni; altre da mesi e i motivi possono essere più d’uno. Durante la pandemia il lavoro è aumentato in misura esponenziale. A questo si aggiunga il fatto che sono sempre di più coloro che scelgono la cremazione (circa il 90% a Bolzano, il 70% nel resto della provincia). Nel 2021 ne sono state effettuate 2680; a cui se ne aggiungono 93 da fuori provincia. Ovviamente il personale è rimasto lo stesso. Il super lavoro può in qualche modo aver giustificato il rallentamento di tutte le procedure. Ma ci sono anche altri motivi, da ricercare all’interno di rapporti familiari sempre più complicati. Per cui capita, per esempio, che un figlio voglia chiedere l’affido delle ceneri di un genitore e l’altro figlio si opponga, arrivando a rivolgersi anche ad uno studio legale, per far valere le proprie ragioni. Nel frattempo l’urna resta nella cappella del cimitero. In attesa che i familiari decidano cosa fare».

L’urna può essere messa in un loculo o in una tomba di famiglia, ma in questo caso deve essere biodegradabile; può essere affidata ad un familiare che la voglia tenere in casa; c’è anche la possibilità di disperdere le ceneri. Però, per la dispersione, è necessario che il defunto abbia messo nero su bianco le sue volontà.

La stragrande maggioranza sceglie la tumulazione delle urne: 799 nel 2021; 187 sono state date in affidamento; 8 coloro che hanno chiesto che le loro ceneri venissero disperse.

A Bolzano possono essere disperse con una cerimonia ad hoc nel giardino delle rimembranze all’interno del cimitero o a Castel Firmiano in virtù della convenzione siglata dal Comune con il Museo di Messner.

Con l’aggiornamento del Regolamento, le famiglie avranno al massimo un anno di tempo, per ritirare l’urna. Chi non lo farà verrà sollecitato con una prima e poi con una seconda mail; dopo di che le ceneri verranno disperse nel cinerario comune che si trova all’interno del cimitero.

Tra le novità introdotte anche la possibilità di prendere in concessione la tomba di famiglia in anticipo, ovvero quando si è ancora in vita e ci si impegna a provvedere alla cura dell’aiuola. Finora questo era possibile soltanto nel momento in cui la persona moriva.

Intanto, in Comune, si comincia a pensare di ristrutturare il forno crematorio: «L’impianto attuale - spiega il sindaco Renzo Caramaschi - ha più di 20 anni. Bisognerà sicuramente intervenire nel breve-medio termine. Anche perché ormai sempre più persone scelgono la cremazione e il forno di Bolzano serve tutta la provincia». A.M.













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