Censimento: in centinaia per un posto da rilevatore

Centinaia di domande per 150 posti da rilevatore per il censimento. In Municipio è in corso la selezione dei candidati, al termine della quale verrà stilata la graduatoria


Antonella Mattioli


BOLZANO. Centinaia di domande per 150 posti da rilevatore per il censimento. In Municipio è in corso la selezione dei candidati, al termine della quale verrà stilata la graduatoria. Competente è l'Ufficio statistica che, a quanto pare, non si aspettava che ci fosse un boom di richieste. «Molto probabilmente - spiega l'assessore Chiara Pasquali, competente per il censimento - è l'effetto crisi che rende appetibile questo lavoro».

I requisiti richiesti sono: maggiore età, diploma di maturità, buona conoscenza delle lingue italiana e tedesca, buone conoscenze informatiche, capacità di relazione con il pubblico. Il periodo di lavoro comprende ottobre, novembre, dicembre 2011, eventualmente anche gennaio 2012, con contratto di collaborazione occasionale e retribuzione a tariffa fissa per numero di questionari compilati/raccolti/inseriti.

Ogni rilevatore avrà in carico 320 famiglie e altrettanti questionari. Il compenso è di 10 euro a questionario per un totale di 3.200 euro. Di questi tempi, dove è difficile trovare lavoro, non sono pochi. «Tra i richiedenti - spiega Pasquali - ci sono come di consueto gli studenti cui si aggiungono però pensionati e persone che, pur avendo un lavoro, sono disposte a compilare le schede del censimento per arrotondare lo stipendio».

Lo dicono le statistiche, lo confermano i sindacati: gli stipendi nell'ultimo periodo hanno perso potere d'acquisto e in Alto Adige il costo della vita è tra i più cari d'Italia. In questo quadro, anche 3.200 euro sono preziosi. La selezione, visto l'elevato numero di richiedenti, sta durando più del previsto. I candidati devono superare un test orale per dimostrare una buona conoscenza delle due lingue ed è prevista anche una simulazione della compilazione delle schede del censimento per verificare la capacità di rapportarsi all'interlocutore.

Il fatto che per molti rilevatori si tratti di un secondo lavoro, costringerà molto probabilmente il Comune ad aumentare il numero fissato inizialmente a 150. «Il tempo che potranno dedicare alla compilazione dei questionari andando di famiglia in famiglia rischia di essere troppo limitato, per riuscire a visitare 320 in tre mesi. Per questo si dovrà valutare se aumentare il numero dei rilevatori». Se per questo tipo di incarico c'è grossa richiesta, non si può dire altrettanto per il lavoro di coordinatore. Servono laurea e patentino A e il lavoro è a tempo determinato per 3-4 mesi. «La giunta comunale nell'ultima seduta - spiega l'assessore Luigi Gallo - ha approvato la graduatoria per 6 posti, ma probabilmente ne serviranno altri 6».

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