Cent’anni dopo si ripete il tour alpino delle Rolls Royce Silver Ghost

Un viaggio di 1.850 miglia fra Austria, Italia, Slovenia e Croazia



I nomi di Riva del Garda e dei suoi prestigiosi Resort Lido Palace e Du Lac et du Parc, sono finiti sui giornali di mezzo mondo – dal New York Times al Daily Telegraph, dall’Independent al New Zeland Herald – per aver ospitato una tappa del Rolls-Royce Centenary Alpine Tour, che negli scorsi giorni ha visto 47 storiche vetture Silver Ghost impegnate nella ripetizione del raid automobilistico portato a termine tra le Alpi esattamente cento anni fa da tre identici modelli della factory inglese.

Nel 1913 le Rolls-Royce Silver Ghost completarono un viaggio di 1.850 miglia tra le montagne e le valli alpine di Austria, Italia, Slovenia e Croazia per certificare nuovi standard di qualità automobilistica. Fu un successo che permise all’azienda inglese di introdurre varie novità tecnologiche (ad esempio il cambio a quattro marce) e di garantire alla propria produzione quella reputazione di grande affidabilità, di cui gode ancor oggi.

La partenza fu a Vienna con tappe, tra le altre, a Salisburgo, Innsbruck, Riva del Garda, Trieste e Klagenfurt, con rientro nella capitale dell’ex impero austro-ungarico. Fu un trionfo mediatico. A Riva del Garda la carovana giunse scendendo dalla Ponale e fu accolta da fuochi d’artificio e barche illuminate. Il gruppo pernottò al Lido Palace, già allora struttura di grande fascino e oggi hotel di lusso a cinque stelle.

Il raid tentato nel 1913 da James Radley è stato ripetuto cento anni dopo da 47 vetture Silver Ghost costruite tra il 1912 e il 1925. E l’impresa è stata paragonata da alcuni quotidiani internazionali alla spedizione di Annibale e dei suoi elefanti tra le Alpi.

Tutto questo in considerazione sia dell’età di queste pur prestigiose vetture e sia della regola che vietava ai proprietari l'apertura dei loro cofani "per impedire le riparazioni durante il Raid”. L'affidabilità tecnica è così risultata fondamentale esattamente come lo fu 100 anni fa.

Le storiche vetture, provenienti da dodici nazioni – dalla Gran Bretagna come dall’Europa, dall’Australia come dagli Usa – sono state affiancate dal nuovo modello Rolls (costo 250mila sterline) dotato di un cambio a otto marce collegato a un sistema di navigazione satellitare capace di selezionare autonomamente il rapporto ideale per ogni percorso e usare marce adeguate nel passaggio, ad esempio, da un tratto di pianura a una salita lungo una ripida collina. Non proprio l’attrezzatura di cui erano dotate nel 1913 le tre Silver Ghost che comunque vennero soprannominate Aquile alpine per la capacità di valicare qualsiasi passo alpino, compresi quelli trovati innevati anche a fine giugno.

Cento anni dopo la viabilità è risultata decisamente migliore ma immutato è rimasto il fascino di queste incredibili arzille nobili autovetture. Fatto anche di piccoli, insoliti particolari. Come le operazioni di pulizia della piccola statuetta raffigurante la vittoria alata prima della sua rimozione dal cofano a fine giornata. Già cento anni fa i cacciatori di souvenir erano attivi e le Rolls erano particolarmente appetibili. Ma erano già state ideate le contromosse. Di classe.













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