Centinaia di controlli nei locali del Nord Est Chiusi migliaia di siti

Verifiche sistematiche dei Monopoli per non perdere incassi Intanto prolifera a dismisura l’azzardo online da casa



BOLZANO. Si può vigilare sul territorio finché si vuole, ma i buoi pare che ormai siano scappati dal recinto. E lo hanno fatto per via digitale, online, sul web. Succede in Italia. Succede nel Nord Est. Succede in Alto Adige.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettua una quantità di controlli sul territorio, ma sono volti pressoché esclusivamente alla tutela delle entrate erariali. Si controlla anche il web, in pratica con le stesse, medesime finalità: evitare l’illegalità perché non permette introiti erariali.

Sull’intero territorio nazionale nel 2015 si sono elevate sanzioni tributarie per 8,4 milioni di euro, contro i 5,8 del 2014. Si sono controllati 4.769 esercizi, contestando 556 violazioni penali, denunciando 527 persone, effettuando 22 sequestri penali, registrando 399 violazioni amministrative a regolamenti dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, segnalando all’autorità giudiziaria 68 persone, irrogando 211 sanzioni, accertando imposte non pagate per 14 milioni e rotti di euro.

Purtroppo, anche in questo caso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, non avendo da parte dello Stato mandati di ordine sociale o sanitario anche in senso lato, non ha particolari interessi a fornire dati disaggregati a livello territoriale, utili alle amministrazioni locali per il monitoraggio del fenomeno e la programmazione della prevenzione. E così, sia riguardo ai controlli sul territorio, sia a quelli su internet, non esistono cifre a livello provinciale.

I dati più interessanti dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si ricavano a livello di Nord Est: nel comparto Veneto, Trentino, Alto Adige, nel 2015 si sono controllati 234 locali, contestando 9 violazioni penali, denunciando 9 persone all’autorità giudiziaria. Niente sequestri penali, niente violazioni amministrative, niente persone segnalate. Insomma, si gioca abbastanza in regola, dalle nostre parti, molto più che in altre regioni italiane. Questo, almeno, se si escludono i totem, sui quali a vigilare sono la Finanza e le forze dell’ordine, e sui quali al momento non esistono dati ufficiali ma soltanto innumerevoli incertezze legislative.

Ora la Provincia ha deciso di renderli fuorilegge, fra due anni, nel caso in cui servano come poker room, ossia per giocare in rete, guadagnandoci soldi o ricavando benefici similari in caso di vincita.

Un ultimo aspetto riguarda il web vero e proprio. Anche se tecnicamente sarebbe fattibile, seppur richiedendo sforzi immani, nessuno si è mai curato di indagare numericamente il fenomeno dell’azzardo sul web, via telefonino, smartphone o pc. Figurarsi se esistono dati a livello disaggregato, per province. C’è però una statistica dei siti inibiti dal 2006 a questa parte, e fa decisamente impressione. In dieci anni, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è riuscita a oscurare 5.708 siti illegali di gioco online, cui avevano tentato di accedere oltre nove milioni di persone.©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità