Cento cinesi assieme per contare di più

La mediatrice: «Un’impresa riunirli perché lavorano sempre»


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. «È stato molto difficile farli uscire dai loro locali e portarli qui - spiega la portavoce dell’associazione dei commercianti cinesi riunitasi ieri allo Sheraton Four Point di via Bruno Buozzi, Yang Honglin - un risultato che abbiamo perseguito per sette lunghi anni e finalmente ci siamo riusciti».

Il risultato effettivamente c’è e si vede, o meglio si fa notare: sono un centinaio tra uomini e donne gli imprenditori cinesi che hanno raggiunto la sala lounge dell’hotel, vestiti tutti elegantissimi, tra un bicchiere di prosecco e una tartina, che si salutano, stringono mani ma anche accordi.

Quello che ci viene indicato come il referente dell’associazione, più volte ci sorride e ci sfugge, troppo preso ad accogliere le tante delegazioni giunte qui da tutta Italia: Brescia, Padova, Milano, Roma, e a perfezionare un’organizzazione che appare già perfetta, oltre che rigidamente scandita da un puntale protocollo. All’ingresso si firma il libro degli ospiti, due hostess ci appuntano la coccarda rossa dell’occasione, altre hostess ci accompagnano nella sala cocktail, e qui in attesa di nuove istruzioni facciamo la conoscenza di alcuni tra i presenti.

Tra questi c’è una signora molto simpatica e alla mano, si chiama Jin Liwei è una ristoratrice meranese, il suo locale “Primavera” è uno dei più vecchi della città del Passirio, venuta in Italia ventiquattro anni fa, da 18 in Alto Adige, la sua è una storia come quella di tanti imprenditori cinesi, fatta di lavoro e un difficile percorso di integrazione. Oggi Jin Liwei ha 4 figli :«Conoscono 4 lingue, l’estate mando i più grandi in Inghilterra a perfezionare l’inglese, le lingue sono la chiave del mondo». A giudicare dalla tensione sui volti degli organizzatori e dalle disposizioni impartite a voce bassa, deve proprio essere una giornata di portata storica per la comunità cinese locale e infatti si vocifera che tra poco farà il suo ingresso anche il Console milanese della Repubblica Popolare. «È la prima associazione cinese che - dice la signora Yang Honglin che oltre tutto ha fatto parte della consulta per l’integrazione culturale degli immigrati del Comune di Bolzano - riesce a mettere insieme così tanti soggetti imprenditoriali, circa 100, molti dei quali sono localizzati a Bolzano, ma anche di Merano e Bressanone. Tuttavia l’associazione non vuole solamente essere un punto di riferimento e di consulenza per gli imprenditori, su tutto quello che riguarda la sfera legislativa e amministrativa, che pure è importante, ma vuole portare avanti un discorso culturale soprattutto tra le seconde generazioni che stanno imparando altre lingue ma perdono la loro, e per questo già abbiamo attivato dei corsi grazie alla collaborazione della scuola per le scienze umane i servizi e il turismo “Claudia de’ Medici” che ha messo a disposizione un’aula due volte a settimana per poter insegnare il cinese ai nostri ragazzi».

La comunità cinese, è una delle più presenti sul territorio tuttavia i numeri non sono da capogiro, solo 633 secondo dati dell’Astat del 2014, pari allo 0,6% della popolazione altoatesina, 126 le imprese con titolari cinesi su 10.000 imprese altoatesine. «Spesso i cinesi sono visti come una comunità molto chiusa - dice la portavoce - questo probabilmente perché lavorano sempre e non hanno mai tempo per fare altro, l’associazione servirà anche a questo, sia per approfondire il dialogo con le istituzioni che con la comunità ospitante». A testimonianza della rinnovata voglia di integrazione sono presenti infatti anche alcuni rappresentati della locale Camera di Commercio e del mondo imprenditoriale altoatesino. Chen Yiyi, 21 anni, è una seconda generazione, in realtà è qui da quando di anni ne aveva 12, ma ha fatto sia le medie che le superiori, oggi a 21 anni dopo aver frequentato l’istituto commerciale è disoccupata e alla ricerca di un lavoro, proprio come tanti altri giovani italiani. Anche questo, a modo suo, è un segno di integrazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità