Cento dipendenti Aspiag: a S.Stefano non lavoriamo

Hanno firmato un’autodichiarazione: «Vorremmo festeggiare in famiglia» La Cgil: «Adesione crescente alle assemblee». L’azienda: aperti 4 punti vendita


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Cento lavoratori dell’Aspiag hanno deciso di uscire allo scoperto. Ieri hanno preso il coraggio a due mani e hanno inviato una lettera all’azienda nella quale manifestano la loro contrarietà a lavorare a Santo Stefano nei quattro punti vendita ritenuti strategici tra Bolzano e Merano. Hanno scelto la strada dell’autodichiarazione per manifestare tutta la loro contrarietà, in modo tale «da non lasciare spazio a dubbi o fraintendimenti».

«Per il profondo significato che diamo a queste festività, momento di coesione familiare e sociale – si legge nelle lettere indirizzate all’Aspiag – comunichiamo la non volontarietà al lavoro nei giorni festivi. In quest’occasione siamo a scrivere per quanto riguarda la giornata del 26 dicembre. Comunicheremo per tempo, in futuro, la volontà di prestare o meno servizio ogni qualvolta l’azienda disponga di effettuare aperture festive».

I lavoratori si fanno forti di alcune sentenze favorevoli in materia.

Il messaggio è chiaro ed è stato al centro dell’incontro tra sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Asgb) e rappresentanti dell’azienda. Questi ultimi, dal canto loro, ritengono l’apertura festiva del 26 dicembre, un prezioso servizio ai turisti presenti in provincia.

«Con l’apertura dei supermercati il giorno di Santo Stefano – sottolinea Maurizio Surian, segretario generale della Filcams/Cgil – si imbocca un tunnel a senso unico che non tiene in alcuna considerazione la volontà dei lavoratori. I dipendenti ci hanno manifestato una chiara contrarietà rispetto all’apertura del 26 dicembre. In queste settimane abbiamo tenuto assemblee su tutto il territorio – continua Surian – registrando un crescente interesse su questo tema, così come un profondo malcontento per quanto riguarda il contratto collettivo nazionale della grande distribuzione, per il quale è stato programmato lo sciopero di sabato 19 dicembre».

Le firme dei lavoratori Aspiag saranno consegnate il 23 gennaio prossimo all’assessore provinciale Martha Stocker con la quale i sindacati avranno un faccia a faccia sulla spinosa questione: «È nostra intenzione – conclude Surian – chiedere l’apertura di un tavolo per cercare di riportare in un alveo di normalità, quanto di anormale è successo fino ad oggi». Aspiag, in ogni caso, difficilmente tornerà sui suoi passi.

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