Centrodestra, Bronzolo può fare saltare l’unità

Gli alleati (Lega, Urzì, Bianchi) puntano tutte le loro carte su Giorgia Mongillo Biancofiore vuole nella lista Mollica contestato per il suo appoggio alla sinistra



BOLZANO. La piccola Bronzolo è in queste ore l’ago della bilancia del centrodestra provinciale. Riunioni fiume, veleni, accuse e controaccuse. Dopo la caduta del sindaco Alessandro Bertinazzo (centrosinistra, ricandidato), Bronzolo tornerà al voto il 19 novembre. La Svp ha deciso di sostenere la candidata civica e di centrodestra Giorgia Mongillo, come ai tempi del sindaco Benedetto Zito. Test elettorale prima delle provinciali dell’anno prossimo, su Bronzolo si sono impegnate le prime fila del centrodestra altoatesino. Ed è scoppiato il caso Biancofiore-Forza Italia. In caso di rottura, viene detto, salterà ogni ipotesi di centrodestra unito alle elezioni politiche e provinciali.

La candata sindaco Giorgia Mongillo verrà sostenuta dalla lista Svp, dai Democratici di centro (di Zito) e da un listone con candidati di Lega, Alto Adige nel cuore, Direzione Italia (Enrico Lillo), e i civici attorno a Christian Bianchi. E Forza Italia? Durante la gestione della commissaria Elisabetta Gardini c’era una intesa sulla presenza di candidati di Forza Italia nel listone. La neo coordinatrice Michaela Biancofiore ha sparigliato doppiamente le carte. Primo tema, i simboli. «Forza Italia deve avere la propria lista o al massimo formare una lista con il centrodestra nazionale, noi, Lega e Fratelli d’Italia. Non ci sto al gioco dei listoni che servono per fare eleggere i candidati delle civiche, per sparare poi sui partiti». Ma la vera battaglia è scoppiata attorno all’uomo di punta che Biancofiore intende schierare: Franco Mollica. Reduce da altri passaggi politici, eletto tre anni fa in consiglio comunale a Bronzolo nella lista di Forza Italia, Mollica era andato in soccorso di Bertinazzo, cui mancavano i voti necessari. Era diventato così assessore. «Traditore, inaffidabile», decretano i leader del centrodestra. Ed è scattato il veto. Michaela Biancofiore, che avrebbe pensato a Mollica come candidato sindaco, lo ha convinto a candidarsi solo come consigliere. Ma non basta. Il veto è assoluto, a partire da Giorgia Mongillo. Riassume Christian Bianchi: «Sia la candidata sindaca che noi alleati vogliamo Forza Italia nel gruppo. Ma non può esserci Mollica. Nessuno può decidere i candidati degli altri partiti, ma non ci può essere Mollica accanto a noi. È troppo alto il rischio che cambi schieramento». Se si rompe su Bronzolo, è il corollario, non si ricucirà sulle provinciali. Mollica sembra pronto a rinunciare. Ma Michaela Biancofiore accusa: «Se sarà così, sarà solo un gesto di signorilità di Mollica. È totalmente inaccettabile il veto che è calato su di lui. Traditore? Quanti partiti ha cambiato chi lo accusa? E la Svp, alleata del Pd? Traditori pure loro?». (fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità