Centrodestra, lista unica ma solo dei moderati

Positivo il faccia a faccia a Laives con Sigismondi, Lillo, Urzì e Bertoldi Bianchi: «La Svp ci osserva, lo sappiamo. CasaPound non è stata invitata»



BOLZANO. La prima uscita è andata bene. Sarà stato merito del terreno «neutrale» a Laives, ma martedì una lista unica di centrodestra è sembrata possibile. O almeno una alleanza. Lo si potrebbe chiamare il «patto della pizza», cui una decina di persone erano state invitate dal sindaco di Laives Christian Bianchi. Il quale Bianchi ha raccontato come è stato possibile «rompere il tabù e instaurare a Laives una collaborazione tra centrodestra e Svp. Una collaborazione che funziona, ecco perché ci si dovrebbe provare anche a Bolzano». La Svp osserva e aspetta. Bianchi ride: «E certo. Il fatto che a Laives il modello funzioni lo sanno tutti. Me lo raccontano i sindaci che incontro. Sappiamo di essere sotto osservazione...». Alla cena di Laives hanno partecipato, riassume Bianchi, «tutti gli esponenti del centodestra moderato. Non ho dunque inviato CasaPound». C’erano Forza Italia, il Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia, Alto Adige nel cuore. Enrico Lillo che lavora a una civica. Qualche sbavatura: mancava la Lega di Bolzano, ma c’era Giuliano Vettorato, assessore leghista a Laives. In caso di alleanza, si dà per scontato che la Lega partecipi con la propria lista e non entri nella lista unica che si sta provando a mettere in piedi. Per Fratelli d’Italia è arrivato Alberto Sigismondi, ma non Giorgio Holzmann, non invitato. «Ma non c’è alcuna preclusione verso Giorgio», sottolinea Sigismondi. Enrico Lillo è ottimista. Avere allo stesso tavolo, propositivi, avversari come Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) e Sigismondi è già un passo avanti. «L’invito di Bianchi è stato importante per rompere il ghiaccio. Adesso sta a noi provarci e sembra che lo spirito sia quello giusto. Urzì l’altro giorno ha lanciato il suo appello, io e Sigismondi ci siamo detti disponibili a mettere da parte gli inciampi del passato. Brunico, Merano, Laives... Gli esempi di centrodestra al governo con la Svp iniziano a non essere più una strana eccezione», dice Lillo. Alessandro Bertoldi ha parlato a nome di Forza Italia, in attesa dell’arrivo del commissario Elisabetta Gardini. Ma Bertoldi da ora si tira fuori dalla politica attiva: «Non avrò ruoli nel commissariamento e non parteciperò come politico alla campagna elettorale per non interferire con la mia professione (ha una agenzia di comunicazione, ndr)». Ottimista anche Sigismondi: «Strano ma vero, abbiamo iniziato senza veti, se non per le ali estreme. Magari è la volta buona». Incalza Alessandro Urzì: «Uniti si vince. È il mio motto».(fr.g.)

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