Chirurgia, Martin saluta il San Maurizio 

Il primario lascia dopo 18 anni per la pensione. E ieri l’Asl ha nominato Peter Marschang alla guida del reparto di Medicina


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Arrivi e partenze. Sta lasciando una generazione di medici che ha fatto la storia del San Maurizio, ed altri subentrano.

Federico Martin da 18 anni primario del reparto di Chirurgia - uno dei professionisti più stimati dell’ospedale - saluta per la pensione. L’addio è fissato a giugno. E intanto ieri - nella consueta riunione con i sindacati - il direttore sanitario Thomas Lanthaler ha comunicato la nomina - attesa da mesi - del nuovo primario di Medicina, che va a sostituire Christian Wiedermann. La scelta - avvenuta per chiamata diretta - è caduta su Peter Marschang, austriaco, già professore del Dipartimento di Medicina interna alla clinica universitaria di Innsbruck che prenderà servizio il primo luglio. Comunicata anche la nomina di Peter Zanon che da “facente funzioni” del reparto di Rianimazione - dai tempi in cui l’ex primario Oswald Mayr lasciò per la direzione sanitaria dell’Azienda (era il 2006) - passa ad essere primario a tutti gli effetti. E intanto con la pensione di Federico Martin, Chirurgia chiude i suoi ultimi due decenni di storia. Nato a Merano nel 1952, dal 1984 in servizio presso la divisione di Chirurgia 2, dagli anni Duemila è primario a Bolzano. Martin aveva - infatti - vinto il concorso bandito dall'Asl, dopo la revoca dell'incarico al professor Vittorio Paolucci, che a suo tempo fece clamore. Due soli i concorrenti in corsa per la successione al professor Gian Pietro Marzoli: Martin, appunto, e il suo collega Pierluigi Catalano. Domani il saluto ai colleghi. Martin ha scelto infatti di lasciare con un congresso che si terrà domani al San Maurizio durante il quale - a latere - il primario ripercorrerà l’attività svolta durante i 18 anni di primariato. Sarà occasione per ripercorrere la storia della Chirurgia generale e dell’Oncologica alla luce dei molteplici cambiamenti intervenuti in questi anni, dall’unione delle due storiche Chirurgie generali 1 e 2 sino all’istituzione della certificazione oncologica. E Guido Mazzoleni - presidente sindacato primari Anpo, chiede all’Asl un passaggio di testimone rapido e autorevole: «Chirurgia è uno dei pilastri dell’ospedale, deve avere un primariato forte». Novità importanti anche a Medicina, da tempo in sofferenza. Il reparto - legato a doppio filo al Pronto soccorso - chiede infatti, da anni, soluzioni a problemi antichi. E i vertici dell'ospedale negli ultimi mesi hanno assicurato di avere in mano un progetto per restituire un'organizzazione del lavoro migliore, più attenta e precisa. I medici che ci lavorano - sottoposti ad un lavoro molto pesante - ci sperano mentre al primario appena nominato spetta un compito molto delicato. Ricordiamo che nel 2017 , dopo le dimissioni di Wiedermann, l’Asl aveva emanato una delibera in cui annunciava la decisione di spendere 30.300 euro in "Pubblicità ed inserzioni" per cercare candidati dell'area tedesca "considerato - recitava testuale la nota - che fino ad ora era previsto che la direzione di questo reparto fosse riservata al gruppo linguistico tedesco". Il sindacato dei medici ospedalieri Anaao - a proposito - aveva chiesto a suo tempo se era lecito spendere più di 30.000 euro per inserzioni pubblicitarie e non fare un regolare bando come previsto dalla normativa nazionale.















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