Chiusura dei passi, arriva la soluzione

Vertice fra Mussner Theiner e Gilmozzi. La politica vuole agire subito, restano le resistenze delle categorie economiche


di Davide Pasquali


BOLZANO. Incontro a porte chiuse, nella mattinata di lunedì, fra i vertici provinciali trentini e altoatesini, riguardo allo spinoso problema dei passi dolomitici. Chiusura a ore o a giorni, potenziamento dei mezzi pubblici magari da mettere a disposizione a titolo gratuito, limitazioni all’inquinamento acustico e atmosferico, più impianti di risalita attivi anche in estate e meno mezzi a motore, eliminando Euro 0 1 e 2 e velocità eccessive, specie delle moto. All’incontro hanno partecipato l’assessore provinciale trentino alla mobilità Mauro Gilmozzi e gli assessori altoatesini Florian Mussner (Mobilità) e Richard Theiner (Ambiente). Si è trattato del primo vero e proprio incontro chiarificatore a livello ufficiale, stimolato dalla campagna di sensibilizzazione lanciata questa estate dai quotidiani Alto Adige e Trentino. Da quanto trapelato dagli ambienti istituzionali nella giornata di ieri, si sarebbero prospettate soluzioni varie e la quadra non sarebbe ancora stata trovata, ma pare sia emersa, fortissima, la necessità di agire. Non nel medio lungo periodo, ma a breve.

Diciamolo pure: subito. Perché ormai tutti quanti si sono resi conto che, dopo un decennio di chiacchiere al vento, adesso è il momento di muoversi. Il problema sarà soprattutto quello di mettersi d’accordo con tutti gli interessati, categorie economiche in primis.

L’incontro si è svolto nella mattinata di lunedì e l’unica presa di posizione ufficiale, piuttosto neutra ma comunque alquanto significativa, è giunta dal presidente della giunta provinciale altoatesina, Arno Kompatscher: «Stiamo lavorando. Vogliamo risolvere la questione e scovare la soluzione migliore. Dovremo però confrontarci prima coi territori e tener conto delle esigenze dei vari soggetti interessati».

Mentre l’assessore provinciale trentino Gilmozzi nelle sue esternazioni ha più volte ricordato la necessità di venire incontro ai desideri dei turisti, specie stranieri, diminuendo anche sensibilmente il transito motorizzato e il traffico privato, l’omologo altoatesino Mussner preferirebbe un forte potenziamento dei mezzi pubblici sui passi dolomitici, al limite anche con corse gratuite, mentre l’assessore all’ambiente Theiner, è noto, preferirebbe una chiusura a ore dei passi stessi.

Le posizioni sono state ribadite anche all’incontro interprovinciale di lunedì, dal quale sono però emersi soprattutto altri due dati di fatto. Incontrovertibili. Al momento attuale la politica sembra aver trovato il coraggio di agire, in questo senso gli altoatesini e in particolare Theiner pare siano i più decisi. Mentre il mondo dell’imprenditoria e le forze politiche locali, diciamo dolomitiche, valligiane, sarebbero più restie.

Ma al vertice, come detto, si è ribadito che ormai si è quasi fuori tempo massimo. E non è più tempo di cincischiare.

Il medio-lungo periodo interessa poco. Bisognerà agire a breve.

Tanto che nei prossimi giorni è stato calendarizzato un secondo incontro, più approfondito. In base ai cui esiti verranno poi avviati i colloqui con le categorie interessate.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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