Chiusura dei passi, Demetz: «Prima ascoltate i Comuni»

Il sindaco di Selva commenta i piani di riduzione del traffico Intanto si va verso lo stop alle auto per alcune ore al giorno


di Ezio Danieli


VAL GARDENA. L'assalto ai passi dolomitici è cominciato. Il sole, finalmente estivo, ha richiamato automezzi di tutte le dimensioni - moto in particolare - su Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi, con ripercussioni sull'ambiente, sulla qualità della vita e sulla tranquillità di residenti e ospiti.

Il neo sindaco di Selva Gardena, Roland Demetz, ha inserito la questione passi nel suo programma di legislatura. "Non poteva essere altrimenti - dice - perché l'argomento è tornato d'attualità. Ma deve esserci un’idea chiara prima di ogni decisione. Non si può scegliere di chiudere parzialmente i passi dolomitici o di applicare, caso mai, il pedaggio. Bisogna considerare tutto, a cominciare dalla verifica attenta se qualunque provvedimento avrà o meno ripercussioni negative sull'economia delle nostre vallate".

Demetz chiede, in sostanza, che sia prima elaborato uno studio dettagliato sui pro e sui contro dei qualunque provvedimento. "Sono anni che se ne parla - dice ancora il sindaco di Selva - e la decisione, da parte della Fondazione Unesco, è prossima. Mi auguro che prima siano sentiti anche tutti i Comuni". Poi bisognerà trovare un accordo fra le Provincie di Bolzano, Trento e Belluno. Il tutto senza dimenticare di convincere i titolari degli esercizi commerciali sui passi, da sempre contrari alla chiusura (anche parziale) delle strade.

Tra i paletti fissati dall'Unesco affinché le Dolomiti possano continuare a fregiarsi del riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità, vi sono due scadenze: entro la fine del 2015 dovrà essere elaborata una strategia per il turismo sostenibile ed entro il 2016 dovranno essere poste le basi per un progetto di coinvolgimento della popolazione locale. Questi due aspetti saranno al centro di un’ispezione degli esperti dell’Unesco.

Il consiglio di amministrazione della Fondazione si è riunito a Cortina d'Ampezzo. Il dibattito ha riguardato la mobilità, con la presentazione di uno studio dell'Eurac e già entro la fine dell’anno verrà presa una decisione comune sulla regolamentazione del traffico sui passi dolomitici, puntando al massimo coinvolgimento di popolazione e categorie economiche.

La proposta che tiene banco è quella di una chiusura parziale - alcune ore al giorno - per contenere l'impatto del traffico. Gli assessori altoatesini Theiner e Mussner hanno detto, più volte, che questa è la soluzione ottimale. Di pedaggio non si parla più:.

"Il fatto che queste strade attraversino diverse regioni e province - dice Mussner - rende inevitabile l'elaborazione di una strategia comune per raccogliere i frutti sperati”.

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