l’accademia europea

«Ci servivano cinquanta uffici Troppe sedi periferiche»

BOLZANO. L’ampliamento, da effettuarsi nel cortile interno dell’Eurac, avrebbe comportato la realizzazione di 10.600 metri cubi di volumetria, per quasi 2.800 metri quadrati netti. Cinquanta uffici...



BOLZANO. L’ampliamento, da effettuarsi nel cortile interno dell’Eurac, avrebbe comportato la realizzazione di 10.600 metri cubi di volumetria, per quasi 2.800 metri quadrati netti. Cinquanta uffici da due persone, cinque locali riunioni, cinque spazi d’incontro, tre laboratori, venti posti auto. Il programma planivolumetrico era stato approvato dalla giunta provinciale già nel 2007. Lo si sarebbe dovuto realizzare all’interno del Drusetto, il campo da calcio oltre la ciclabile che porta verso il Lido. L’opposizione degli sportivi bolzanini aveva però impedito la realizzazione. Per anni. Trovata la soluzione del cortile interno, dopo aver posto i doverosi paletti per non sfigurare il complesso architettonico razionalista, si era dato il via alle procedure concorsuali per la progettazione. Spiega ora il presidente Eurac, Werner Stuflesser: «Il nostro personale si avvicina a quota 400, sparsi in cinque sedi in città. Anche il nuovo edificio non sarebbe bastato. Avrebbe ospitato solo 100 ricercatori, ma già oggi ne abbiamo 130 sparsi nelle varie sedi periferiche. Gestiamo progetti per 43 milioni l’anno!».(da.pa)

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