Ciclabili, ecco il “bypass” sul tratto di piazza Vittoria 

Urbanistica. Risolto il problema del tracciato da Corso Libertà che si interrompeva  al Monumento. I cantieri della pista fino a piazza Gries in ritardo di due mesi per il Covid



Bolzano. Il cambiamento, quello che andrà oltre la semplice “bidirezionalità” della nuova ciclabile di corso Libertà, è apparso in questi giorni sotto il monumento. È un’intersecazione, a fianco della rotonda che connette piazza Vittoria a ponte Talvera, che offre il senso del valore aggiunto dell’opera: bypassare quello snodo trafficato, dove la vecchia pista si interrompeva per lasciare spazio alla libera iniziativa dei ciclisti, e congiungersi direttamente con la rete delle piste lungo il fiume.

Non era chiara, al momento dell’illustrazione del programma, questa parte del progetto, almeno in teoria. In pratica invece risulta evidente il senso di questo nuovo tracciato che sfrutterà la curva per entrare poco più oltre verso i prati. Un passaggio di cantiere che avrebbe dovuto arrivare almeno due mesi fa. Invece il Covid ha rallentato tutto. Così da costringere al ridisegno l’intera agenda. Oggi è previsto dunque che i lavori su questo tratto del corso da piazza Vittoria a piazza Mazzini si concludano non prima di metà luglio. Così da ritardare, sempre a causa del prolungato lockdown, anche l’inizio di quelli previsti sul secondo lotto, da piazza Mazzini fino a piazza Gries. Invariata la cifra che il Comune ha previsto per l’intero programma di risistemazione: 500 mila euro.

Quali sono i passaggi progettuali oltre alla nuova connessione con le ciclabili del fiume? Innanzitutto la completa bidirezionalità della pista, dal monumento a Gries. Questa soluzione farà sì che le biciclette si muovano su un unico lato della strada, quello nord. Ma con un cordolo in grado di garantire sicurezza di transito. La ragione di questa divisoria sta nell’assenza di marciapiedi, conseguenza dell’eliminazione dei dislivelli stradali. Prima, invece, c’erano i classici ostacoli tra area pedonale, ciclabile e carreggiata. L’assenza di ogni salto di quota ha reso così indispensabile un elemento visivo che desse l’avviso rispetto ai diversi percorsi dedicati.

Al fondo c’era la necessità, a questo punto strategica dal punto di vista urbanistico, di rendere il corso un piano flessibile per molteplici usi. In primo luogo la sua disponibilità a ospitare, il sabato mattina, il tradizionale mercato: le bancarelle saranno infatti costrette a spostarsi da piazza Vittoria, a sua volta interessata, da fine anno, allo scavo per la costruzione del grande parcheggio sotterraneo. Il cantiere di corso Libertà non è dunque solo propedeutico alla pista, al piazzamento della rete di tubature sotterranee di Edyna, Alperia e Seab, ma anche al progetto Park Vittoria. E infine alla possibilità, con l’eliminazione dei dislivelli, di una nuova disposizione dei posti auto, non più perpendicolari ai portici ma a spina di pesce. Questo per aumentare la capienza complessiva dei parcheggi all’aperto una volta eliminati quelli attualmente disposti davanti a Cappelli. La piazza non potrà più ospitarli, anche a cantiere di scavo concluso, perché quel luogo verrà finalmente liberato dalle auto e restituito, una volta concluso il bando concorso di architettura pubblicato dal Comune, alla sua identità storica: spazio vuoto e coerente col paesaggio razionalista tutto intorno, costituito da palazzi della stessa epoca, nati da un’unica risistemazione urbanistica. Tutto è connesso, in questo cantiere iniziato con la pista sul corso. P.CA.













Altre notizie

Attualità