Civica costruita dal basso «Scegliamo solo i migliori»

Debutta domani il gruppo che chiederà ai bolzanini di indicare i candidati Pompermaier, Scolari e Lausch: «Basta con le decisioni prese da pochi»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Il boom di Ortisei è stata la scintilla. La lista Unica, costruita dai cittadini, ha rovesciato l’astensionismo record (40%), che a maggio aveva provocato il commissariamento del Comune, portando il 15 novembre al voto il 72% degli abitanti di Ortisei, con il sindaco Tobia Moroder eletto con il 56%.

«È così che la società si autorigenera»: con questo spirito di mette in movimento il gruppo di bolzanini che intendono sperimentare alle comunali di Bolzano, cioè in grande, il modello di lista costruita da cittadini che segnalano cittadini.

Ieri mattina al centro polifunzionale di Casanova la presentazione del comitato promotore, composto da professionisti ed esponenti di associazioni ambientali e della democrazia diretta: Luigi Scolari, Roberto Pompermaier, Otto von Aufschnaiter, Claudio Campedelli, Erwin Demichiel, Luca Fazzi, Alessandro Gabanella, Klaus Griesser, Stephan Lausch ed Elena Pallaver.

Domani e giovedì le prime due assemblee pubbliche per sondare il terreno. «Da soli non ce la possiamo fare e non vogliano neppure», spiegano i promotori, «il progetto può decollare solo se i cittadini ci crederanno. Quanto a noi, non siamo qui perché vogliamo candidarci. È vero il contrario».

L’appuntamento di domani, aperto a tutti gli interessati, sarà alle ore 20 nella sala Europa di via del Ronco.

Giovedì la seconda assemblea si terrà alle ore 19 al Centro parrocchiale in piazza Parrocchia.

«Ognuno di noi conosce persone di valore che potrebbero occuparsi dell’amministrazione della città», sottolineano l’architetto Luigi Scolari e Roberto Pompermaier, conosciuto per l’attività nel Vke. Verrà chiesto ai bolzanini di indicare cinque nomi. I 45 più votati costituiranno la lista. Il candidato sindaco sarà la persona che avrà ricevuto più segnalazioni in assoluto. «È il momento ci concentrarsi in modo positivo sulle risorse inespresse della società», spiegano ancora, «È evidente che il modello basato solo sui partiti non funziona più. Serve una scossa e una nuova cultura politica». Stephan Lausch, dell’Iniziativa per più democrazia, precisa: «Siamo tra i promotori, guardiamo con molto favore e forniremo una consulenza tecnica, ma questa non è la lista dell’Iniziativa. I promotori rappresentano un mondo più variegato». Il tema della democrazia diretta è tuttavia centrale nel progetto. Anticipa Lausch: «Ai candidati chiederemo pochi impegni, ma certamente una condizione sarà che si impegnino per portare nel Comune di Bolzano gli strumenti che mancano, dal referendum confermativo alla possibilità per i cittadini di promuovere iniziative, se i partiti si sottraggono». Come la lista, anche il programma verrà costruito dal basso. A Ortisei le lettere per sollecitare le segnalazioni sono state consegnate a mano a tutti i cittadini. E a Bolzano i promotori come si muoveranno con 78 mila aventi diritto? «Escludiamo di inviare le lettere per posta. Oltre ai costi proibitivi, sappiamo che a Ortisei la consegna a mano del materiale è stata una parte importante del processo. Non riusciremo in ogni caso a raggiungere tutti i bolzanini, ma è evidente che le prime due assemblee serviranno per capire se abbiamo abbastanza energie per partire».

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