Civica per Merano, pioggia di critiche al bilancio comunale

I consiglieri: «Manca di programmazione, vedi investimenti Inoltre sono discutibili le spese per i 700 anni della città»


di Simone Facchini


MERANO. Bilancio preventivo dall'impalpabile programmazione e gestione discutibile delle spese per le celebrazioni per i 700 anni della città. È doppio il binario di critiche mosse alla giunta comunale dalla Civica per Merano, principale forza di opposizione con i suoi cinque eletti, nel mezzo del dibattito in consiglio comunale sul documento programmatico e, contemporaneamente, agli albori delle iniziative per l'anno giubilare. Non polemiche a partito preso, hanno precisato ieri in una conferenza stampa i rappresentanti della Civica (in consiglio siedono Giorgio Balzarini, Andrea Casolari, Walter Taranto, Valerio Toccolini ed Emanuela Albieri), perché certe scelte di bilancio sono condivisibili e festeggiare i 700 anni è giusto, ma diverse sarebbero le lacune del governo cittadino nell'amministrazione dei due temi.

"Il bilancio è piuttosto vuoto - ha sottolineato la Civica - lo ammette la stessa giunta. Manca la programmazione. Gli investimenti previsti, fatto salvo il risanamento energetico di alcuni edifici pubblici, sono eredità della precedente legislatura (che nel governo contemplava la Civica stessa, ndr)". Nulla da eccepire ci sarebbe sull'abbattimento del debito e i suoi effetti positivi, tuttavia "si tratta di vicende dell'anno precedente quando l'avanzo di bilancio aveva raggiunto notevoli dimensioni anche grazie alla fusione Aew-Sel. E perché non accompagnare l'abbassamento del debito, sull'esempio di Bolzano e come da noi già sollecitato, con la cancellazione dell'addizionale Irpef? Un'imposta che a livello individuale magari grava poco ma che risulta odiosa".

In merito alle linee per lo sviluppo economico della città, le contestazioni picchiano sullo squilibrio degli indirizzi: "Si parla quasi esclusivamente di turismo e di nuove forme di condivisione, di "sharing". Minimizzate quando non dimenticate le politiche per le piccole-medie imprese, l'artigianato, il commercio. E che fine hanno fatto gli impegni per la nuova sede Alperia, il centro di mobilità alla stazione, la colonia di San Vigilio, la copertura di due campi al centro tennis per sopperire alla carenza di palestre? Dove sono, in sintesi, i nuovi investimenti?"

Sul tavolo della conferenza campeggiava il cartonato rosso con il simbolo dell'euro apparso nei giorni scorsi davanti ai loghi tridimensionali "700xM" presso le due stazioni ferroviarie e a Sinigo. "Per i 700 anni - ha attaccato la Civica - il Comune annuncia 500 mila euro di costi. Ma siamo appena partiti e la quota è già a 200 mila". Criticata anche la gestione degli incarichi, "molte spese si nasconderanno nelle pieghe di bilancio o saranno girate a enti e associazioni. Troppi, inoltre, e di eccessiva consistenza, gli incarichi diretti "a persone di fiducia", senza bandi di gara.













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