Cna: viabilità e urbanistica, Comune di Bolzano fermo

Duro affondo degli artigiani: la giunta dice sì a tutti ma poi non si muove, serve più coraggio


Mirco Marchiodi


BOLZANO. A un anno dall'insediamento della giunta comunale, gli artigiani della Cna lanciano l'allarme: «Siamo preoccupati, qui non si muove niente», accusano il presidente Claudio Corrarati e il direttore Pino Salvadori. Viabilità, sviluppo urbanistico, risanamenti energetici: «Le nostre proposte sono state accolte con tante pacche sulle spalle, ma di concreto non abbiamo visto nulla». Sotto accusa un immobilismo su tanti progetti (da quelli grandi come il Virgolo o il risanamento dello stadio Druso a quelli legati alla mobilità come la realizzazione delle infrastrutture stradali o dei parcheggi interrati) che, così la Cna, «rischia di far perdere al capoluogo quel ruolo trainante a livello economico che storicamente ha sempre avuto».
IL LEGAME CITTA'-IMPRESE. Quella di Corrarati e Salvadori è un'uscita dura, che però sorprende solo in parte. «Il dato di partenza - spiegano - sono le aziende che operano a Bolzano. In tutto sono 10.800, delle quali 2.200 artigiane. Non siamo ancora usciti dalla crisi, queste imprese hanno bisogno di poter programmare il loro futuro e lo stesso vale per i giovani: se non vedono prospettive nella loro città, si spostano. Da troppo tempo però Bolzano è ferma, manca un piano programmatico e soprattutto manca più coraggio: il Festival del gusto o la candidatura a capitale europea per la cultura del 2019 sono iniziative da sostenere, ma la città e la sua economia ha bisogno di un flusso continuo».
LA GESTIONE DEL BENE PUBBLICO. «Abbiamo proposto alla giunta un piano per la manutenzione e il risanamento degli edifici pubblici. Un programma che ridarebbe slancio all'economia, ma che farebbe risparmiare il comune sui costi energetici e su quelli di gestione degli edifici. Sono passati dei mesi, ma non c'è stata ancora nessuna risposta», attacca Corrarati.
IL TRASPORTO MERCI. Stessa sorte per il progetto sul trasporto merci verso il centro storico con un punto di raccolta in periferia (ad esempio ai magazzini generali ai Piani) e furgoncini elettrici ad effettuare le consegne senza intasare il centro. «È incredibile - prosegue Corrarati - che anche qui sia tutto fermo. Quando abbiamo presentato il piano a sindaco e assessori, abbiamo ricevuto tante pacche sulle spalle e complimenti, ma ancora non è partito nulla. Mancano le scelte coraggiose, ma se vogliamo pensare al futuro della città, le basi bisogna crearle adesso».
LA VIABILITA'. Altro punto dolente, il traffico. «Uno dei problemi principali è il collegamento tra Bolzano Sud e il resto della città. In zona produttiva si stanno concentrando nuove attività, servizi, ora anche il centro commerciale. Il comune ha voluto che le attività produttive si spostassero tutte dai quartieri in Zona, ma oggi queste stesse attività non riescono a garantire i servizi ai cittadini perché nei quartieri non ci si arriva. Via Galilei e l'arginale sono insufficienti, e quando piove la situazione diventa drammatica. Come quando ci sono delle emergenze, ad esempio un incidente nella galleria del Virgolo o sulla Mebo. Basterebbe un sistema di gestione del traffico elettronico, che in caso di necessità apra al traffico strade altrimenti chiuse come viale Trento come valvola di sfogo».
URBANISTICA. «Dal punto di vista edilizio - sostiene il presidente della Cna -, Bolzano è una città vecchia. C'è bisogno di un piano per i risanamenti, il bonus cubatura non basta. Ma il vero nodo è il masterplan: disegna un quadro generale, ma non entra nello specifico che è proprio quello che si dovrebbe fare. Infine c'è bisogno di un riequilibrio delle attività economiche nei vari quartieri: determinate zone della città hanno tutto, altre niente. Noi le proposte le abbiamo fatte, ora chiediamo risposte concrete».

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