«Colloqui di Dobbiaco»: imparare la sostenibilità

La manifestazione vuole portare nelle scuole il tema della conversione ecologica «Anche i bambini devono essere messi nella condizione di scegliere il meglio»



DOBBIACO. L'educazione alla sostenibilità sarà al centro della 25esima edizione dei “Colloqui di Dobbiaco“, da venerdì 3 a domenica 5 ottobre. I “Colloqui di Dobbiaco” sono concepiti come pietre miliari per il futuro. Uno scambio annuale, ideato e organizzato da Hans Glauber a partire dal 1985 a Dobbiaco, per affrontare le tematiche ambientali di maggiore rilievo. L'idea centrale della rassegna in Alta Pusteria è la svolta ecologica nell'arco alpino.

Con la scomparsa di Hans Glauber, presidente dell'Ecoinstituto Alto Adige, il ruolo di curatori dei “Colloqui di Dobbiaco” è stato assunto nel 2008 da Wolfgang Sachs e Karl-Ludwig Schibel. L'edizione di quest'anno si concentra sull'educazione alla sostenibilità, affinché il tema della conversione ecologica entri finalmente nelle scuole. Le aule scolastiche non sono infatti luoghi per nuove esperienze e avventure, stimoli indispensabili all'impegno per un futuro solare. La scuola deve perciò aprirsi, o forse persino essere abbandonata del tutto, andando alla ricerca dei luoghi del cambiamento ecologico. Relazioni e workshop sono incentrati sull'assunto: «Fuori nella natura – scoprire, esplorare, trasformare!».

Anche la società degli adulti deve confrontarsi con forme di apprendimento più innovative. Imparare solamente da shock e crisi – com'è accaduto nella storia – può avere fatali conseguenze nel mondo contemporaneo.

I Colloqui si apriranno venerdì 3 ottobre alle ore 14 con un'escursione nei “Luoghi dell'imparare”. Il percorso si snoderà tra diverse tappe, dall'asilo alla biblioteca di Dobbiaco, al percorso Kneipp e all'Hotel Emma di Villabassa, sino ad arrivare alla scuola media di Monguelfo. Il messaggio è semplice: l'apprendimento può avvenire ovunque, su un prato, in una locanda, in una pausa di piacere. La relazione dal titolo “All'inizio dell'era solare“ di Stephan Kohler, direttore dell'Agenzia tedesca per l'Energia, conclude la giornata alle ore 20.

Ai Colloqui di quest'anno sono in programma 12 interventi. Sabato 4 ottobre, il noto pedagogo tedesco Otto Herz illustrerà le ragioni per un “Imparare sostenibile: solo sapere non è più sufficiente”, sostiene Herz, «dev'essere un sapere intelligente, grazie al quale bambini e giovani siano nelle condizioni di scegliere tra mille opzioni la più giusta e adatta a se stessi». L'intervento del milanese Stefano Laffi, ricercatore sociale ed esperto di culture giovanili, avrà come argomento “La congiura contro i giovani”. Il biologo e filosofo tedesco Andreas Weber si batte invece per “Un'infanzia selvaggia”: ne parlerà domenica 5 ottobre alle 10.













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