Commercio in affanno: più chiusure che aperture

Il saldo negativo conferma la difficile ripresa dopo gli anni della crisi economica Il sindaco Brunner: «Con il City marketing in programma iniziative per il rilancio»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Un’annata non facile per il commercio a sede fissa brissinese, che, nel corso del 2016, ha fatto registrare un numero di aperture in linea con le ultime stagioni o addirittura in leggero incremento, ma comunque inferiori alle chiusure. A illustrare nel dettaglio la situazione è il sindaco Peter Brunner, che spiega come il “nuovo City marketing sarà in grado di garantire una maggiore frequentazione del centro storico da parte di visitatori e turisti”. "Certo - considera Brunner - nota che la situazione del commercio al dettaglio non è facile. Per quanto riguarda invece gli esercizi pubblici, possiamo notare come i rilasci di nuove licenze siano aumentate da 3 a 4 e le cessazioni invece siano diminuite da 8 a 6 casi. Sarà nostra premura rafforzare l'attività del marketing della città, questo per garantire le adeguate presenze in centro storico. La collaborazione tra le singole categorie e gli operatori economici deve sicuramente essere intensificata e in futuro dobbiamo puntare proprio su questo per avere finalmente dei dati più ottimistici rispetto a quelli che abbiamo visto nel 2016”.

“Il nuovo sistema di marketing - continua il sindaco - sta creando nuovi eventi di qualità per attirare più residenti e più turisti. Il sistema marketing della città ha elaborato anche per quest'anno una vasta gamma di iniziative che saranno presentate a breve”.

Ma veniamo ai dati che riassumono il 2016, dati da cui si evince che il settore del commercio e dei pubblici esercizi ha incassato più chiusure che aperture.

Le cessazioni di attività con sede fissa infatti sono state in totale 20, mentre quelle con la formula speciale di vendita sono state in totale 6. Per quanto concerne le nuove attività a sede fissa, sono state 14. Numeri che vanno in controtendenza rispetto all'anno precedente, il 2015, quando invece si erano registrate 12 cessazioni di attività a sede fissa e 13 nuovi avvii.

La situazione che riassume il 2016 per quello che concerne le licenze di pubblici esercizi conta il rilascio di 5 nuove licenze e 6 cessazioni contro le 3 nuove licenze e le 8 cessazioni dell'anno 2015.

Nonostante numeri che riflettono una situazione non brillante, tutto sommato la situazione di negozi e attività commerciali a Bressanone è buona, soprattutto nel confronto con altre realtà, in particolare su scala nazionale.

Il calo delle nuove aperture è stato più marcato e questo riscontro è probabilmente da interpretare come un segnale che attualmente manca la fiducia di un tempo da parte di residenti e turisti, forse condizionati dalla lunga scia di una situazione economica nazionale e generale che di certo non è delle migliori e che stenta a invertire la rotta.

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