Commercio locale, marketing territoriale come via di rilancio

É emerso dall’incontro fra negozianti, assessore e tecnico L’esempio portato è quello di alcuni consorzi in Trentino


di Bruno Canali


LAIVES. «Amici commercianti forza e coraggio: non è piangendosi addosso che si risolvono i problemi»: è questa l'esortazione dell'assessore comunale al commercio, Claudia Guarda, al tavolo di lavoro per la riqualificazione commerciale della città. Riqualificazione che, in sostanza, significa soprattutto ripensamento della via Kennedy nella prospettiva che aprendo la variante in galleria si elimini dal centro buona parte del traffico attuale. L'assessore Guarda ammette che qualche difficoltà esista anche in seno al gruppo di lavoro, con qualche commerciante su posizioni critiche nei confronti dell'amministrazione comunale, soprattutto per la sterile immobilità degli anni passati.

Ad ogni modo si stanno muovendo i primi passi concreti e nella recente riunione il tecnico dello Studio Giovanelli, al quale Laives aveva affidato la rielabolazione del piano commerciale, ha indicato un ventaglio di possibilità per rilanciare il comparto.

«Prima di tutto serve un “soggetto gestore” - ha spiegato - cui l'amministrazione comunale delega un lavoro. Questo soggetto potrebbe essere un'associazione, una cooperativa o un semplice comitato. Per iniziare, i partecipanti dovrebbero versare una quota che potrà essere annuale, in modo valorizzare il contesto e intraprendere qualche iniziativa, sempre con l'organo pubblico in veste di controllore».

E le idee non mancherebbero per il marketing territoriale: da un logo tipico alle vetrofanie, cartine stradali, “totem” informativi e indicazioni varie, rete informatica da sfruttare al meglio con un sito web. Necessario anche che gli orari di apertura e chiusura siano univoci e vengano rivisti, dandosi regole unitarie.

Come esempio, l'esperto ha portato i consorzi nel Trentino. Qualcuno ha anche fatto l'esempio del comune di Chiusa, dove un soggetto gestore è stato insediato, senza contributo pubblico ma col sostegno di albergatori e commercianti, soggetto che oggi ha addirittura due dipendenti part-time che si occupano di marketing e un capitale di 140mila euro a disposizione.

Elda Paolazzi, fiduciaria dei commercianti iscritti all'Unione, ha stigmatizzato il fatto che per i giovedì lunghi il sostegno comunale è stato un quinto di quello dato al mercatino di Natale o al Festival. Idem per gli albergatori, dove Laives è a parametro 0,3 mentre il minimo è considerato a 0,12.

Il 20 febbraio, nuovo incontro e ancora parecchio lavoro da fare per un fronte comune.

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