Commissione d’inchiesta Sel, trappola Svp-Pdl per Verdi e Freiheitlichen

Accordo tra il centrodestra italiano e la Svp, eletto presidente Vezzali, vice Pichler Rolle. Dello Sbarba furioso: «Vogliono insabbiare»



Dure polemiche questa mattina in consiglio provinciale all’insediamento della commissione d’inchiesta sullo scandalo Sel. A sorpresa, col voto del centrodestra italiano, è stato eletto presidente il Maurizio Vezzali (Pdl), vice il capogruppo della Volkspartei Elmar Pichler Rolle.

L’accordo tra Svp e centrodestra ha di fatto tagliato fuori il verde Riccardo Dello Sbarba, che - insieme ai Freiheitlichen di Pius Leitner - aveva tirato fuori lo scandalo. Furibondi i verdi: «Vogliono addomesticare la commissione»

«La commissione d’inchiesta sullo scandalo Sel - dice duro dello Sbarba - faceva paura alla Svp, che si era data l’obbiettivo di indebolirla il più possibile. La destra italiana (Seppi, Vezzali, Artioli e Minniti) ha dato il suo volenteroso contributo per addomesticare la commissione. Assente come al solito il Pd».

La Commissione d’inchiesta ha eletto su proposta di Seppi e con i voti Svp Maurizio Vezzali come suo presidente. Suo vice è stato eletto Elmar Pichler Rolle, con i voti della destra italiana e della Svp. «La scelta è fatta su misura degli interessi della Svp - dice Dello Sbarba - che con Maurizio Vezzali, consigliere preparato in materie giuridiche ma che di scandalo Sel non si è mai occupato, ha trovato l’uomo giusto da mettere in sella. Il collega Vezzali, conciliante di carattere e assolutamente digiuno di politica energetica, è la garanzia che la Commissione non vada a fondo dello scandalo Sel e sulle sue diverse e gradi dimensioni. L’elezione di Elena Artioli come segretaria della Commissione, sempre con i voti della destra italiana e della Svp, è solo la ciliegina sulla torta di una Svp che si è scelta ancora una volta le persone più deboli dell’opposizione».













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