Comune impegnato in 17 cause

La giunta Polonioli ne ha affrontate 29. Già accantonati 176 mila euro per spese legali


di Bruno Canali


LAIVES. Dall'anno 2007, al primo semestre del 2012, il Comune di Laives ha speso le bella somma di 176.083 euro in contenziosi legali. La somma comprende le parcelle di una serie di avvocati ai quali il Comune di Laives si è rivolto, durante questo periodo, per le cause nelle quali, a vario titolo si è trovato. Cifre e indicazioni, sono state messe a disposizione dal sindaco Liliana Di Fede al consigliere del Pdl Daniele Inguscio che le aveva chieste con un'interrogazione dove, tra l'altro, si legge: «Come si può evincere dal numero di controversie aperte nel periodo amministrativo 2010 - 2012, decisamente non si può parlare di un'impennata di contenziosi che hanno coinvolto il Comune di Laives rispetto al periodo amministrativo precedente. Le controversie aperte durante la giunta guidata dal sindaco Giovanni Polonioli erano 29, di cui 25 concluse, con gli esiti procedurali che sono stati: accoglimento, accoglimento parziale, rigetto, non iscritto a ruolo, improcedibile, abbandono della causa. Le controversie aperte in questo periodo amministrativo con la giunta guidata dal sindaco Liliana Di Fede, sono 17».

Variegato il gruppo di avvocati ai quali si è rivolta via via l'amministrazione comunale di Laives, una scelta basata soprattutto sulla fiducia a sulla specifica competenza nella materia che di volta in volta veniva affrontata in giudizio. Per questo figura ad esempio l'avvocato Luigi Manzi, di Roma, che ha seguito le cause approdate fino in Cassazione. Tra le somme più cospicue, vi sono ad esempio i 26.583 euro all'Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento e i 38 mila euro agli avvocati Peter Platter di Bolzano e Luigi Manzi, di Roma. Tra i nomi dei legali che hanno patrocinato cause a vario livello per il Comune di Laives vi sono anche Raimondo Pusateri (a suo tempo anche consigliere comunale per gli Indipendenti democratici e lo stesso Giovanni Polonioli al quale, lo ricordiamo, è stata affidata la cusa per la riapertura di una stradina tra via Noldin e la scuola materna di via Kennedy.

«Negli ultimi tempi - spiega il sindaco Di Fede - ci siamo rivolti all'Avvocatura distrettuale di Stato di Trento: lo abbiamo fatto perchè sono prima di tutto ottimi professionisti e lavorano molto bene». Proprio all'Avvocatura di Stato ad esempio si è affidata l'amministrazione comunale di Laives per il contenzioso sulla mensa scolastica. Ma come mai - abbiamo chiesto a Liliana Di Fede - anche quando il Comune di Laives ottiene ragione in una causa, tocca comunque pagare le spese?

«Perchè, spesso succede che, finita la causa, il giudice - puntualizza il primo cittadino - decide che le spese vadano compensate e così noi dobbiamo pagarci le nostre. Quanto alle cause, ve ne sono di tutti i tipi e del resto, nella mole di procedimenti e nella miriade di rapporti con persone ed enti che ha un comune, capita inevitabilmente che qualche volta sia necessario rivolgersi ad un tribunale, per difendersi o per far valere le regole».

Secondo la Di Fede è pertanto quasi impossibile evitare una quota “fisiologica” di contenziosi.

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