Comune, la grana adesso è la giunta

Spagnolli: «La città non capirebbe l’allargamento». Ma Repetto (assessore in pectore): «Il Pd accetta i veti dei Verdi?»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Spagnolli incassa l’appoggio esterno dei Verdi alla maggioranza. Non c’è ancora una decisione ufficiale sulla proposta arrivata dai consiglieri Tobias Planer e Maria Laura Lorenzini (ieri la sua surroga in consiglio comunale a Cecilia Stefanelli). Lunedì si riunirà la Svp di Bolzano e anche il Pd dovrà fare i conti con la proposta arrivata dai Verdi. Intanto il sindaco Spagnolli ieri si è dichiarato «felice che ci sia», a proposito della maggioranza. Una boccata di ossigeno. Giovedì prossimo approderanno in consiglio comunale le due mozioni di sfiducia contro la giunta presentate da Lega e M5S. I Verdi hanno annunciato che non voteranno a favore delle mozioni, togliendo alle opposizioni i due voti necessari per spodestare la giunta.

Dando per scontato l’appoggio esterno dei Verdi alla maggioranza, la fragile coalizione del Comune è già alle prese con un nuovo problema diplomatico. Oltre a non chiedere un posto in giunta per se stessi, i Verdi nel documento presentato alla maggioranza annunciano di essere contrari all’allargamento della giunta dagli attuali 7 componenti, sindaco a 8 o 9, come concordato dalla coalizione durante le trattative. Senza i due Verdi, Spagnolli non avrebbe in consiglio comunale i voti necessari per approvare la modifica allo statuto necessaria per aumentare il numero degli assessori.

E Spagnolli (per il momento) incassa il veto e toglie dal tavolo il tema della giunta. Così il sindaco: «La città non capirebbe l’allargamento come primo atto della nuova maggioranza. Ci sono tante altre cose da fare e si deve partire con esse. Quali cose? Nel programma ce n’è una pletora». Bocce ferme. Ma nel Pd c’è maretta. L’allargamento della giunta era stato pensato per garantire al Pd un ulteriore assessore, oltre a Spagnolli e Mauro Randi. Il candidato in pectore è Sandro Repetto, esponente della maggioranza del Pd. E ora Repetto chiede conto al Pd del silenzio che da giorni avvolge questa questione: «I Verdi garantiscono l’appoggio esterno con un documento che di nuovo è ricattatorio, da Benko alla giunta. Aspetto che il Pd si pronunci. Al partito va bene rinunciare a un assessore in più? Va bene che passino sopra la sua testa scelte importanti per il futuro della città?». Spagnolli sa che non mancherebbero solo i voti dei Verdi sull’allargamento. Guido Margheri (Sel) ha già annunciato il suo parere contrario e ieri si è aggiunto l’assessore Luigi Gallo: «La modifica dello Statuto per nominare nuovi assessori non può essere certo il primo atto della maggioranza finalmente costruita e nemmeno il secondo.... Dobbiamo stare molto attenti. In queste settimane è andato in scena uno spettacolo poco edificante, anche se ognuno di noi ha pensato di avere fatto bene. L’unica cosa adesso è lavorare. E se faremo bene, potremo parlare della giunta». Queste sono le dichiarazioni ufficiali. Ma nella maggioranza circolano discorsi diversi, che prospettano una fine rapida per la giunta, molto rapida, a causa di diversi mal di pancia tra consiglieri di maggioranza, che preferiscono le elezioni a questo stillicidio. Più di un consigliere fa sapere «sarò io la prossima Pitarelli», il franco tiratore che farà saltare il banco.

Angelo Gennaccaro (presidente della lista civica Io sto con Bolzano) attacca: «Le forze di maggioranza, quali il Pd, che a parole da mesi chiedono una solida e forte maggioranza per Bolzano, parlando di sviluppo e riqualificazione della città, riflettano seriamente e decidano se accettare o meno le condizioni dei Verdi. Ora che i Verdi hanno dettato la linea, non ci sono più scuse, e tutti dovranno uscire allo scoperto. O il Pd troverà il coraggio di archiviare questa pagina, o si dovrà assumere senza giri di parole, la responsabilità di consegnare il capoluogo alle sabbie mobili».

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