Con la maxi caldaia il teleriscaldamento diventa più potente

Un investimento da 6 milioni alla centrale di Monguelfo consentirà una migliore resa nella produzione di calore


di Aldo Depellegrin


MONGUELFO. A poco più di una decina d’anni dalla sua entrata in servizio, la centrale di teleriscaldamento di Monguelfo e Villabassa è ormai diventata grande ed oggi copre l’80% delle possibili utenze dei due comuni pusteresi, con potenzialità e previsioni di poter, nell’immediato futuro, fornire l’energia termica necessaria all’intero complesso delle utenze di due centri maggiori, spingendosi inoltre con la fornitura anche fino all’abitato di Tesido. La crescita dei volumi di energia termica fornita ai due comuni, passata dagli 11 mila kwh del 2002 agli attuali 20 mila kwh del 2012 con le potenzialità del mercato che arrivano fino a circa 25 mila kwh di energia termica assorbita, energia interamente prodotta grazie alla combustione annua di qualcosa come 33 mila metri di cippato e di biomassa, di cui oltre il 70% proviene dai contadini e dai proprietari di boschi della val Pusteria, ha indotto ormai da qualche tempo i soci della cooperativa energetica sorta fra i due comuni a pensare ad un ampliamento dell’impianto che, da una parte, garantisca la produzione continua di energia termica, la copertura dei picchi di richiesta stagionali e l’allacciamento di nuove utenze e che dall’altra ne migliori anche l’economicità di esercizio con l’inserimento di un impianto di cogenerazione, in grado di produrre contemporaneamente, sfruttando il calore prodotto, anche deenergia elettrica da immettere nella normale rete comunale. Dopo una serie di consulti, la scelta è caduta su una nuova caldaia di combustione che, grazie al sistema Orc, acronimo di Organic Rankine Cyrcle che si basa sul riscaldamento e la messa in circolazione di olio di silicone anzichè di acqua, consente rendimenti maggiori grazie anche a più alte temperature di esercizio. Per coprire però l’investimento necessario, circa 6 milioni di euro fra cui anche una caldaia speciale del peso a vuoto di circa 60 tonnellate, è stato necessario attendere il momento in cui fosse garantita una base uniforme di consumi anche nel periodo di minore richiesta. Questo momento è giunto qualche anno fa e da allora la Società cooperativa del teleriscaldamento di Monguelfo ha iniziato a progettare l’ampliamento che ha richiesto anche l’acquisizione di nuove aree aziendali ed il cambiamento della destinazione d’uso dei terreni. Superate le problematiche burocratiche, nel corso di questa settimana è stato compiuto il passo decisivo per l’ingresso in funzione anche della nuova caldaia da 60 tonnellate, previsto per la metà di dicembre di quest’anno, passo che è coinciso con l’arrivo ed il posizionamento della stessa festeggiato con la giusta soddisfazione nel corso del pomeriggio di mercoledì quando due grosse gru, con un lavoro millimetrico, l’hanno sistemata nella sua sede. Ora resteranno solo i lavori di allacciamento e sincronizzazione e, da dicembre, sarà pronta a fornire calore ed energia elettrica alle utenze di Monguelfo e Villabassa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità