Confesercenti: in centro a Bolzano negozi aperti anche il 1º maggio

Lettera ufficiale al sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e al presidente dell'Azienda di Soggiorno Dado Duzzi chiede una deroga generalizzata. Ma il Comune è contrario


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Negozi aperti il primo maggio? La proposta la lancia Confesercenti, che in una lettera ufficiale al sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e al presidente dell'Azienda di Soggiorno Dado Duzzi chiede una deroga generalizzata per i negozi del centro vista la concomitanza con la "Festa dei Fiori" che si terrà in piazza Walther.

LA NORMATIVA. La decisione sull'apertura domenicale dei negozi spetta al Comune. La legge provinciale consente però tre deroghe a scelta del negoziante, e inoltre è permessa l'apertura in concomitanza con le fiere. Da tempo i sindacati chiedono una regolamentazione più chiara e restrittiva: «Purtroppo - riferisce il segretario della Filcams/Cgil Maurizio Surian - l'assessore provinciale al commercio Widmann non ha mai risposto alle nostre lettere».

LA LETTERA. Pochi giorni fa la Confesercenti ha inviato una lettera a Comune e Azienda di soggiorno: «Chiediamo - si legge nella missiva - una deroga alla giornata di chiusura dei negozi limitata alla zona circostante piazza Walther in occasione della Festa dei Fiori del primo maggio. Ci rendiamo conto della delicatezza dell'argomento, ma dobbiamo ricordare di aver lavorato per anni, su sollecitazione e in accordo con l'Azienda di soggiorno e l'amministrazione comunale, allo scopo di convincere gli operatori ad aprire ed ora che molti lo fanno non sarebbe giusto scoraggiarli negando la facoltà di apertura». Il direttore Paolo Pavan ricorda come l'anno scorso, casualmente, grazie alla concomitanza con una fiera il problema non si era posto: «Quest'anno però sì, e probabilmente succederà anche in futuro. Visto che da parte dei commercianti la richiesta c'è, abbiamo ritenuto giusto affrontare il problema una volta per tutte».

LE REAZIONI. Il Comune ha già fatto sapere che non intende accogliere la richiesta di Confesercenti: «Abbiamo avuto un colloquio informale con il vicesindaco Klaus Ladinser, che è l'assessore competente, che ci ha comunicato che non intende concedere la deroga», riferisce Pavan. Se lo facesse, i sindacati sono pronti alla battaglia: «A dicembre - ricorda Surian - associazioni datoriali e sindacati si sono incontrati con il Comune per fissare le aperture domenicali. Nessuno, in quell'occasione, aveva parlato del primo maggio. Le feste non si svendono, le aperture domenicali sono già troppe».

Dado Duzzi, vicepresidente dell'Unione commercio e presidente dell'Azienda di soggiorno, cerca la strada del compromesso: «È chiaro che in occasione della Festa dei Fiori ci può solo far piacere che i negozi attorno a piazza Walther restino aperti. Detto questo, è vero che finora nessuno aveva mai avanzato una richiesta in questo senso. Il primo maggio è la festa dei lavoratori e il tacito accordo coi sindacati è di non disconoscerla. Chi vuole tenere aperto, ha sempre la possibilità di usare una delle tre deroghe straordinarie. Il permesso generalizzato andrebbe troppo oltre».

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