Conservatorio, ecco come salvarlo da incuria e degrado

Architetta e musicista, Mayr lavora alla tesi sul restyling «È un complesso culturale importante ma poco valorizzato»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Il Conservatorio Monteverdi è un’istituzione culturale che ha una storia e un prestigio, oltre ad essere è uno dei pochi luoghi dove italiani e tedeschi studiano da sempre assieme: purtroppo non è valorizzato». Utta Mayr, 26 anni, originaria di Signato sul Renon, ha un legame particolare con la vecchia scuola di piazza Domenicani. «Ho frequentato il Conservatorio e mi sono diplomata in clarinetto. Così la tesi di laurea, che presenterò a giugno alla facoltà di architettura di Innsbruck, ho pensato di dedicarla alla ristrutturazione dell’edificio. Se ne parla da anni, ma finora non si è fatto nulla ed un peccato, perché è un punto di riferimento importante per tutti gli appassionati di musica».

Come ristrutturerebbe il vecchio edificio?

«Il mio progetto parte ridisegnando e spostando l’entrata del complesso, perché quella attuale non è all’altezza di un’istituzione di tale importanza. Tanto che uno che non sia un bolzanino, non capirà mai che quello è un Conservatorio, se non per il fatto che dalle finestre esce la musica. Prevedo inoltre l’utilizzo del cortile interno per concerti e la valorizzazione del chiostro, che è la parte architettonicamente più interessante. La biblioteca c’è ma è insufficiente, per questo nel mio progetto la amplio facendola diventare uno spazio importante. Inoltre il “mio” Conservatorio ha anche una sala di registrazione».

Forse chi otterrà l’incarico di progettazione potrebbe tener conto dei suggerimenti di Utta Mayr. Lei, che all’inizio dell’estate otterrà la laurea in Architettura, ha un duplice vantaggio: conosce molto bene l’edificio di piazza Domenicani per il semplice fatto che ci ha studiato e sa quali sono le esigenze degli studenti.

Il Conservatorio cade a pezzi - non è un’esagerazione giornalistica - ma i tempi per i lavori sono destinati ad allungarsi. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder già nel 2012 aveva promesso un finanziamento di 17 milioni di euro per ristrutturarlo. I lavori però non sono mai partiti. Peggio: si deve ancora avviare la progettazione del risanamento.

Christian Tommasini, rispondendo ad una interrogazione presentata in Consiglio dal Freiheitliche Walter Blaas, ha detto che l'inizio della progettazione è previsto per il 2015. I lavori verranno eseguiti nei prossimi anni, in quattro successivi lotti, e dovrebbero durare circa tre anni. Quando inizieranno, però, non è dato sapere. E quanto durerà la progettazione nemmeno.

«Il mio timore - dice la studentessa - è che dietro queste lentezze ci sia l’idea di spostare altrove il Conservatorio. Se così fosse, sarebbe un grave errore, perché nel cuore della città convivono due grandi istituzioni: Conservatorio e Università. La piazza, soprattutto la sera, si anima di giovani e di musica».

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