Contagi, Arno incalza i sindaci «Basta, la pazienza è finita» 

Il vertice. Il presidente Kompatscher allerta i Comuni: «Assembramenti e feste private soprattutto nelle vallate»  Schatzer: «Chiusi in casa per colpa di pochi irresponsabili. Mobilitiamo le associazioni». 45 multe ieri a Bolzano



Bolzano. Giornata nera per i numeri della pandemia alla vigilia del quarto lockdown, in vigore da domani. Sono 802 i nuovi positivi al Covid-19 tra tamponi Pcr e antigenici, altre 4 vittime e terapie intensive in crescita da 32 a 34 pazienti.

Gli altoatesini dovranno restare a casa per altre tre settimane, un danno enorme per migliaia di attività e lavoratori. Eppure davanti ai bar con vendita da asporto continuano ad esserci assembramenti, nelle case si organizzano cene e feste. «Basta, così non ne usciremo più», è arrabbiato Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni. Ed è ancora più arrabbiato il presidente Arno Kompatscher, che ieri mattina ha riunito in videoconferenza tutti i sindaci dell’Alto Adige. Kompatscher ha incalzato i sindaci, ha chiesto a tutti di fare la propria parte, perché sono sindaci, assessori, consiglieri comunali le antenne sul territorio. L’assessore Thomas Widmann parla di «patto tra la popolazione, altrimenti la curva della pandemia non scenderà e non sarà scontato riaprire». Ai sindaci viene chiesto di aumentare controlli e sanzioni, non girarsi dall’altra parte. «L’ordinanza è chiara. Fino al 28 febbraio si uscirà solo per lavoro e necessità. Lanciate ai vostri concittadini il messaggio più importante: restate a casa», ha detto Kompatscher ai sindaci. Ha ribadito che il lockdown è legato anche alla variante inglese, che fa paura perché più contagiosa. Il sindaco Renzo Caramaschi conferma che tra i sindaci è ormai netta la percezione di una differenza di comportamenti tra città e vallate: «I numeri dei contagi preoccupano in periferia. Si sfugge di più ai controlli. Il presidente Kompatscher ieri lo ha detto chiaramente: massima attenzione al Carnevale, che non salti in mente a nessuno di organizzare feste private». Schatzer (sindaco di Varna) assicura che il messaggio è arrivato: «Alla riunione con Kompatscher nessuno ha obiettato, appoggiamo la giunta e il presidente in questa decisione. La pazienza è finita e nelle prossime tre settimane dovremo remare tutti nella medesima direzione. Siamo nella pandemia da un anno, la maggioranza dei cittadini ha rispettato le regole, ma per colpa di pochi siamo costretti a un nuovo lockdown». Vigili e forze dell’ordine dovranno fare più controlli. «Se non aumentiamo le sanzioni, non sarà chiaro il messaggio: gli eccessi non saranno più tollerati», sottolinea Schatzer. Non solo sanzioni. Bisogna convincere i cittadini, aggiunge il capo dei sindaci. I Comuni devono partecipare di più. «Ci siamo impegnati a mettere in moto tutte le forze: lanceremo appelli sul rispetto delle regole sui siti dei comuni. E poi dobbiamo essere in campo tutti, sindaci, assessori, consiglieri comunali, associazioni. Si possono fare i controlli con i vigili davanti ai bar con vendita da asporto, ma se qualcuno organizza una festa a casa lo vieni a sapere perché te lo racconta qualcuno. E allora tu come sindaco vai e parli con quelle persone», così Schatzer. La Svp ha la fortuna di avere ancora una rete capillare sul territorio. «Certo, dobbiamo muoverci anche come Svp, attraverso i referenti locali», conclude.

Controlli a Bolzano

Bar e ristoranti restano chiusi, con possibilità di vendita da asporto e consegna a domicilio. Nonostante i controlli, davanti ad alcuni bar continuano a crearsi assembramenti di amici, con bicchieri di plastica in mano e mascherina abbassata. E chi rispetta le regole non sopporta più. Il centralino della polizia municipale anche ieri è stato sommerso di segnalazioni. «Le pattuglie sono state in giro tutta la giornata per controlli e sanzioni», racconta Caramaschi, «Personalmente ormai sono arrivato a una conclusione: l’asporto è una presa in giro. Sarebbe più controllata una situazione con bar e ristoranti aperti, vincolati al servizio solo al tavolo». Il Comune intensificherà i controlli, come chiesto ieri nel vertice con Kompatscher? «Li abbiamo già aumentati», risponde Caramaschi. Il bilancio di ieri: 45 verbali della polizia municipale per violazione delle regole sulle mascherine e assembramenti davanti ai bar.

La pandemia in città

Caramaschi non firmerà una propria ordinanza con regole aggiuntive sul lockdown provinciale: «Ci si potrà muovere in auto nel Comune solo con autocertificazione e per motivi di lavoro e necessità. L’attività fisica si potrà fare solo partendo da casa a piedi. Mi auguro responsabilità: non invadiamo le passeggiate del Talvera». I dati dei contagi a Bolzano sono in calo, riferisce: «Tengo sotto controllo la media settimanale dei nuovi positivi: la settimana del 4 gennaio avevamo una media di 102 contagi al giorno. Nelle settimane successive sono scesi a 81, 76, 79 e ora 74». FR.G.

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