BRENNERO

Controlli al confine, gli Alpini della Julia arrivano al Brennero

Il dipartimento di pubblica sicurezza invia l’esercito per elevare le misure anti terrorismo alle frontiere



BOLZANO. Al Brennero arrivano i militari. A deciderlo è stato il dipartimento di pubblica sicurezza che, dopo una riunione al commissariato di governo, ha scelto le pattuglie militari del VI Reggimento Alpini e del Reggimento “Julia” per vigilare i confini nazionali.

La scelta è figlia di un rafforzamento delle misure anti territorio che vede interessate tutte le frontiere nazionali. A darne notizia ufficiale è stata la questura di Bolzano. Il dispositivo si completa poi con l'istituzione dell'unità operativa di primo intervento, il nucleo artificieri anti sabotaggio e i tiratori scelti.

Naturalmente il giro di vite arriva dopo i fatti tragici di Parigi e risponde a una necessità di tutti i Paesi di innalzare la soglia di attenzione. I valichi e le frontiere rappresentano, ovviamente, il primo baluardo da dove controllare i flussi in entrata nel paese. Le maglie, insomma, si stringono e la scelta di coinvolgere l’esercito non è certo secondaria: rappresenta anche un segnale inequivocabile.

Proseguono a ritmo serrato, intanto, anche le attività contro parallele l'immigrazione clandestina proprio al confine con l'Austria.

Si tratta di servizi che sono coordinati dai commissariati della polizia di Brennero e San Candido con il supporto costante dell'ufficio immigrazione di Bolzano.

Controlli che hanno portato ad alcuni numeri importanti. Nelle ultime due settimane, infatti, sono stati organizzati 25 posti di controllo che hanno permesso di identificare 452 cittadini stranieri con annessa analisi di 105 autoveicoli.

Tra tutte le persone identificate ben 281 sono state risconsegnate all'Austria perchè non in regola con i documenti di viaggio. In 5, invece, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria perchè hanno fornito false generalità al momento del controllo.

Spicca all'occhio, infine, l'emissione di 11 decreti di espulsione nei confronti di cittadini irregolari sul territorio nazionale. Tutti sono stati riaccompagnati alla partenza per il rimpatrio. Anche in questo campo l’attenzione della questura di Bolzano è massima e il monitoraggio particolarmente serrato. (a.c.)

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