Coppia di Salorno rapinata con la pistola

I titolari avevano chiuso la loro edicola di Gardolo ed erano appena saliti in auto. Sottratto l’incasso della giornata


di Mara Deimichei


TRENTO. «Quando siamo usciti dall’edicola, sembrava che in giro non ci fosse nessuno, ma appena siamo saliti in auto ho sentito la pistola puntata contro sul fianco». Sono iniziati così cinque minuti di paura per una coppia di edicolanti di Salorno (lavorano alla Pomarolli di Gardolo) che venerdì sera sono stati rapinati da uno sconosciuto armato di pistola (giocattolo o meno è difficile dirlo) e con il volto coperto da un passamontagna. Li ha sorpresi quando erano in auto e li ha costretti a spostarsi verso Melta di Gardolo, in un luogo isolato dove si è fatto dare soldi (circa 500 euro) e cellulare. Ed è scappato. Ora i carabinieri gli stanno dando la caccia.

«Che mi rapinassero qui in negozio - racconta l’edicolante (non mettiamo il nome perché ci ha chiesto di restare anonimo, ndr) - me lo sarei pure aspettato, ma che potesse succedere una cosa del genere, assolutamente no». Sia lui che la moglie (53 e 50 anni) ieri erano al lavoro. «Forse - commenta l’uomo - è il modo migliore per reagire. O almeno così mi pare». Una voglia di normalità, di far andare avanti la vita lungo i binari della quotidianità per cercare di sconfiggere il ricordo di quello che è successo solo poche ore prima.

«Avevamo chiuso l’edicola - ricorda - come sempre alle 20.30. Sono uscito con mia moglie e ci siamo incamminati verso la macchina che avevano lasciato nel parcheggio qui a fianco. Fuori sembrava non ci fosse nessuno».
Così però non era e la coppia lo ha scoperto a proprie spese. I due, come sempre, sono saliti sull’auto e una frazione di secondi dopo, sono iniziati i loro cinque minuti di paura. Un uomo, infatti, era riuscito ad entrare nella macchina e si era seduto sui sedili posteriori. Non voleva però un passaggio: voleva i soldi della coppia, l’incasso dell’edicola.

«Mi ha puntato la pistola al fianco - spiega l’edicolante - e mi ha fatto guidare per qualche centinaio di metri». Ha costretto i due ad andare verso Melta di Gardolo in un luogo isolato. Ha detto solo poche parole ma si è fatto capire benissimo.

«Ripeteva “Soldi, soldi” e mi è sembrato che non fosse italiano».

Ha preso la borsetta della donna, si è fatto consegnare dall’uomo il portafoglio e il cellulare. Voleva anche quello di lei, ma non c’era.

Poi se n’è andato, scappando nel buio e facendo perdere le tracce.

L’allarme ai carabinieri è stato dato dalle due vittime che, in preda al panico, hanno dovuto raggiungere un bar visto che erano rimasti entrambi senza telefonini.

Sono iniziati subito i primi accertamenti sui quali, in queste ore, stanno lavorando i militari del nucleo operativo e radiomobile assieme ai colleghi del nucleo investigativo.

È stato ritrovato il portafoglio dell’uomo che il malvivente aveva evidentemente perso nella fuga.

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