Corte dei conti, citazioni raddoppiate 

Nel 2017 sono aumentate notevolmente anche le richieste risarcitorie della Procura contabile. Molte assoluzioni


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Le citazioni in giudizio della Procura contabile per presunti danni erariali, sono quasi raddoppiate nel 2017 rispetto all’anno precedente. E’ uno dei dati più sensibili emersi ieri in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario. Il nuovo codice di giustizia contabile , entrato in vigore nell’estate 2016, prevede un impegno decisamente rafforzato per la Procura contabile, sia sotto il profilo qualitativo che sotto quello quantitativo. Un cambiamento di fondo che è stato avvertito anche a livello statistico per l’attività svolta lo scorso anno. Con l’aumento delle citazioni in giudizio sono ovviamente aumentati anche gli importi risarcitori richiesti per presunti danni erariali che nel 2017 hanno toccato la somma considerevole di 4 milioni 885.998 euro , quasi il doppio di quanto richiesto nel 2016. Statisticamente parlando sono ancora molti i procedimenti che si concludono con un nulla di fatto. La percentuale di accoglimento delle richieste di condanna nel 2016 si è attestata sul 5 per cento. Il dato riguardante il 2017 non è ancora disponibile ma probabilmente non si discosterà di molto. E’ sempre più problematico anche il recupero effettivo in tempi rapidi delle somme in contestazione. Se nel 2011 gli importi derivanti da condanna risultano recuperati al 100 per cento, m nel 2016 la percentuale precipita addirittura al 2,19 per cento. Un dato che dimostra il sempre maggiore ricorso in sede di appello a fronte di sentenze sfavorevoli al cittadino inquisito. La Procuratrice regionale Daniela Morgante ha anche indicato nella sua relazione le principali fattispecie trattate nei vari procedimento promossi per danno erariale. Particolare attenzione è stata dedicata ai contratti pubblici con danno erariale diretto derivante dagli indebiti esborsi sopportati dall’amministrazione. Molta attenzione è stata riposta anche sull’affidamento della gestione di beni patrimoniali dell’amministrazione e alla perdita dei requisiti da parte di soggetti beneficiari di ingenti provvidenze pubbliche. Ma gli ambiti di intervento della Procura sono stati molteplici anche nel settore politico con nuove contestazioni, supportate dagli accertamenti della Guardia di Finanza, per l’utilizzo distorto di contributi consiliari da parte delle forze politiche, con richieste risarcitorie per 303 mila euro. Nelle tabelle della statistica spicca la richiesta di rimborsi per 473 mila euro in relazione a spese ingiustificate e ancora 276 mila euro per indebita erogazione dei trattamenti pensionistici da parte della pubblica amministrazione. Nel corso della cerimonia la presidente della Corte, Donata Cabras, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dei processi di secondo grado avviati a Roma e che hanno confermato i verdetti di primo grado. «La riprova - ha detto la presidente Cabras - del lavoro svolto con professionalità e dedizione».

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