Costruzione del tram, si fanno avanti i privati 

I rappresentanti del consorzio italo-francese ricevuti ieri in municipio La proposta: la società costruisce e gestisce, supervisione di Comune e Provincia



BOLZANO. Il tram dei desideri prova a farsi strada non solo con i soldi pubblici. E lo fa attraverso due direttrici: mentre Sta, il braccio operativo infrastrutturale della Provincia, pubblica un bando di gara per la sua costruzione, un'impresa privata si propone di pagare gran parte delle spese di progetto e messa in opera aggiungendovi la sua gestione. In sostanza: un ppp, partenariato pubblico-privato. Che garantisce a Provincia e Comune il controllo di «cornice» (costi, verifica della rispondenza tra progetto ed esecutivo, compatibilità dei costi e dei rapporti col pubblico in termini di tariffe), mentre affida ai privati l'onere della costruzione e della gestione della linea. L'impresa è un raggruppamento di società che, così come anticipato dall'«Alto Adige», racchiude partecipazioni francesi e italiane e ha già l'esperienza di un ppp a Firenze, dove gestisce la linea tranviaria, e a Bordeaux. Si tratta del raggruppamento di società di cui è capofila la Ratpdev (azienda nata in Francia, ma che opera in ambito internazionale nella gestione della mobilità pubblica) e di cui fanno parte anche Architecna Engineering, Caf e Salcef Group.E' stata mezza giunta comunale a ricevere ieri i suoi rappresentanti: il sindaco Caramaschi, il suo vice Baur e l'assessora Lorenzini. La proposta di partenariato ha trovato l'interesse del municipio. Come, in precedenza, quello di Palazzo Widmann. Lo scambio consiste, nella pratica, in questo: gran parte dei costi all'impresa privata con, a fronte, una possibilità di gestione almeno ventennale dell'infrastruttura con un canone annuale da concordare. L'agenda procedurale dovrebbe ora prevedere una serie di passaggi. Innanzitutto se vi siano altre adesioni al bando per il tram, poi la posa in opera di una conferenza dei servizi composta, come per il pru, di tecnici provinciali e comunali chiamata a valutare la sussistenza o meno di un interesse pubblico nell'operazione in questione. In ogni caso saranno Provincia e Comune, che già hanno stipulato un accordo quadro sulla progettazione e la costruzione in tandem (50% dei costi a testa), ad analizzare ora nei dettagli sia la proposta fatta pervenire ieri anche in municipio che le procedure da attuare in caso di accettazione della stessa. Secondo le previsioni di progetto, sarebbero circa 150 i milioni necessari per il tram bolzanino, comprensivi del cantiere, della linea in sé e dei mezzi che la percorreranno. L'intesa di riferimento, eventuale, tra il privato e le istituzioni pubbliche coinvolte, potrebbe configurarsi sul modello già in essere per il comune di Firenze, che prevede una serie di obblighi e incombenze per il gestore, legate in particolare al costo dei biglietti ed al rapporto col pubblico. (p.c.)

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